Dopo la richiesta di chiudere il giornale della Lega, perché ha criticato Kyenge e pubblicato l’agenda dei suoi appuntamenti pubblici, Chaouki, quello che fece liberare il clandestino dal Cie di Roma, che poi il giorno dopo distrusse una decina di auto in sosta, attacca Salvini:”razzista”. Originale.

“Ogni volta che apre la bocca, per fanatismo e stupidità Chaouki mi ricorda Himmler. Questo piccolo emulo islamico del nazismo tenga però a mente che in questo Paese, per quanto disastrato dalle politiche lassiste sull’immigrazione dei Renzi di turno, non c’è spazio per i suoi deliri che vorrebbero un ritorno al medioevo e che c’è tanta gente pronta a difendere fino in fondo le conquiste di civiltà che ci differenziano, per fortuna, da certi soggetti”. Lo afferma il vice presidente dei deputati della Lega Gianluca Pini.

“Chaouki tenga anche bene a mente che il mondo è molto grande e non è necessario che ci onori della sua sgradevole presenza proprio qui. Se a lui non piace la cultura padana, fatta di rispetto (che si intende per forza di cose reciproco) gli ribadisco che il mondo è grande, può sempre scegliere altri posti, come può sempre tornarsene in mezzo a chi si eccita per la segregazione di genere, la lapidazione, l’infibulazione, lo sgozzamento degli infedeli o altre cosucce simili che danno la misura della democraticità della sua cultura di origine”, conclude Pini.

“Khalid Chaouki ha perso l’ennesima occasione per tacere. Accusare chi fa una sacrosanta battaglia politica di essere il responsabile morale di gesti violenti e intimidatori fa capire il livello di tolleranza dell’esponente del Pd rispetto a chi non la pensa come lui. Evidentemente a sinistra non hanno perso l’antico vizietto di dispensare patenti di moralità a loro piacimento. In questo caso, comunque, sarebbe stato meglio se Khalid Chaouki si fosse cucito la bocca”. Lo scrive in una nota il capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia, Nicola Molteni.