Marsiglia come Gaza: posti di blocco islamici

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La Francia, con l’Inghilterra è probabilmente la più colpita di tutte le nazioni occidentali dall’immigrazione – anche se noi stiamo facendo di tutto per non rimanere ‘indietro’ – e una delle componenti più ampie di questa colonizzazione è sicuramente formata da islamici Che più crescono in popolazione, più pensano di poter imporre la volontà dell’Islam sul popolo francese, e quando non ottengono via libera, ricorrono alla violenza.

Marseilles

Un certo numero di storie straordinarie arrivano da Marsiglia nelle ultime settimane. Tutte insieme attestano il fatto che la città sta sprofondando rapidamente nel terzo mondo. E’ stata massicciamente colonizzata dai musulmani, che ora stanno riproducendo lì le condizioni dei loro paesi d’origine.

Il primo incidente bizzarro è una rapina ad un trono. Carrelli della spesa, rocce e pezzi di metallo erano stati messi su un binario ferroviario, costringendo un treno passeggeri a fermarsi. Un treno merci è arrivato qualche istante dopo e ha trovato la sua strada sbarrata dal treno passeggeri. Circa 20 ‘giovani’ – questo è il termine in codice che l’elite francese usa per i musulmani – sono poi arrivati e hanno fatto irruzione nel treno merci, non era la prima volta che accadeva.

I musulmani hanno ora istituito posti di blocco non ufficiali in varie parti di Marsiglia. Chiunque entri nel “loro” territorio deve fermarsi e sottoporsi al controllo. La scorsa settimana, il conducente di un furgone appartenente a una banca del cibo, che distribuisce cibo gratis e bevande ai poveri, è stato fermato da un gruppo di “jeunes”, prima di entrare nel quartiere di Marsiglia di “Air-Bel”. La strada era stata sbarrata con blocchi di cemento e bidoni pieni di sabbia. Hanno perquisito il suo veicolo – applicano la legge nel loro territorio – al fine di “controllare che non ci fossero poliziotti dentro”. Quando hanno visto che aveva solo latte, lo hanno lasciato passare.

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Jacques Ansquer, presidente della Banca locale del cibo era indignato. “Prima attaccavano poliziotti, pompieri, autisti di autobus. Ora attaccano coloro che portano aiuto ai più deboli! “Ha presentato una denuncia alla polizia, ma molte persone lo hanno contattato chiedendogli di ritirare la denuncia perché ritengono che il perseguimento complicherebbe le operazioni in futuro .

“I politici e funzionari amministrativi devono assumersi le loro responsabilità per ristabilire l’ordine repubblicano”, Ansquer insiste. “Queste zone di non-diritto stanno diventando zone che sono governate da leggi diversi dalle nostre, una sorta di diritto consuetudinario”. Chiamalo diritto ‘etnico’. Con le città ormai divise per linee tribali.

Valérie Boyer, deputata dell’UMP locale (principale partito di destra in Francia), dice che questi “posti di blocco” sono “più o meno sempre esistiti”, ma non con la regolarità di adesso. Lei dice che la città è divisa, dove zone tranquille confinano con “enclaves” che sono insicure. ”

La resa: “Abbiamo bisogno di chiudere gli occhi un po’ qui, perché, poi, avremo alcuni problemi con i trafficanti di droga.” Lei parla apertamente di una “guerra territoriale”.

Altre risorse sono state recentemente assegnate alla polizia nella zona, ma un portavoce del sindacato di polizia dice che non è neanche lontanamente sufficiente. “Non stiamo giocando nello stesso campionato”, dice, lamentando la mancanza di personale e di attrezzature. “Di fronte a un kalashnikov, siamo fondamentalmente impotenti.”




3 pensieri su “Marsiglia come Gaza: posti di blocco islamici”

  1. Roma, Milano, Torino, Genova e Firenze, rischiano di fare una fine simile, ma non solo, nel Nord Italia ci sono diversi piccoli centri di provincia che sono letteralmente infestati dalla presenza di questa feccia maghrebina e subsahariana, in modo particolare nella Bresciana, nella Bergamasca, nel Trevigiano e nel Vicentino, aree in cui la Lega Nord “antiimmigrazionista” e “identitaria”, negli anni scorsi a partire dal 2001, ha fatto giungere tale feccia per soddisfare le esigenze delle piccole imprese manifatturiere locali (ad essa legati) di reperire manodopera “low-cost” a danno delle maestranze locali, che a detta di questi pseudo imprenditori non esisterebbero.

    Almeno in Francia, per quanto nella merda essa sia, tutta questa feccia che si é impadronita di Marsiglia, é concentrata solo nelle grandi città come la stessa Marsiglia, Parigi, Lione, Bordeaux, Tolosa, Le Havre, Strasburgo, e nelle loro aree metropolitane, perché nella provincia più interna, la loro presenza é quasi irrilevante.

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