L’odore della paura è nel Dna: si eredita

Vox
Condividi!

L’odore della paura viene ereditato geneticamente e può essere passato per due generazioni-
Per la prima volta ricercatori della Emory School of Medicine in Georgia hanno dimostrato con esperimenti con i topi, che se a questi viene ‘insegnato’ a temere un certo odore, si innescano cambiamenti chimici nel loro sperma. Lamarck non aveva totalmente torto. C’è un meccanismo di evoluzione lamarckiana che si esprime attraverso lo sperma.

Questi cambiamenti influenza quindi l’identità dei loro figli e il cervello loro e dei ‘nipoti’ riconoscerà come ‘pericoloso’ lo stesso odore.
Se lo stesso è vero per gli esseri umani potrebbe cambiare completamente il nostro modo di pensare e come trattiamo le condizioni come il disturbo post traumatico da stress. Ma anche come l’evoluzione interviene della capacità di riconoscere le minacce.

Durante lo studio i topi venne fatto associare l’odore dei fiori di ciliegio al pericolo, trattandoli con una lieve scossa elettrica ogni volta in presenza dell’odore. Dopo poco tempo i topi reagivano anche se alla presenza del solo odore.
Gli scienziati poi controllato la prole di questi topi e trovato che anche questa associava l’odore alla minaccia, nonostante non essendo mai stati colpiti da una scossa elettrica.

Vox

Hanno concluso che il tratto genetico necessario sia stato tramandato geneticamente.

La prole non era generalmente più nervosa, reagiva solo allo stesso odore che i loro genitori avevano associato al pericolo. Erano anche in grado di riconsocere una piccolissima quantità di odore e avevano uno spazio maggiore nel loro cervello dedicato a rilevare gli odori.

Gli esperimenti hanno mostrato anche che l’informazione può essere tramandata attraverso la madre, e che colpisce i bambini se sono concepiti naturalmente o attraverso un trattamento di fecondazione in vitro.