Alfano invia 60 clandestini nell’hotel illegale: 70€ a testa al giorno

Vox
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Sono arrivati a Petrosino, piccolo paese in provincia di Trapani, 60 clandestini. Loro li chiamano ‘richiedenti asilo politico’. Sono tutti giovani virgulti che, come accade sempre in questi casi, si spacciano per ‘minorenni’, tanto i documenti non li hanno.

Lo Stato li definisce ‘profughi’, ma vengono da Gambia, Senegal, Sierra Leone, Nigeria, Ghana, e Pakistan. Nessuno di questi paesi è in guerra, e non si capisce perché, invece di tenerceli e doverli mantenere – ci costano 70€ a testa, quasi il doppio dei maggiorenni – non vengano riaffidati ai paesi di provenienza. Il Pakistan ha anche missili nucleari e spende una cifra che è tre volte la nostra per gli armamenti, perché noi dobbiamo mantenere i loro virgulti?

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La patetica risposta dell’Amministrazione Comunale: “Fermo restando che siamo assolutamente d’accordo a dare ospitalità nel nostro territorio a questi ragazzi che hanno vissuto e vivono una condizione per noi inimmaginabile – dichiara il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone – ho espresso forte amarezza per non aver ricevuto alcuna comunicazione circa il loro arrivo”.
Fermo restando che non capite nulla, o capite molto poco, governate un paese in una provincia dove il 70% dei giovani è disoccupato, e vi permettete di ‘accogliere’ sedicenti profughi? Avete voi perso il senso della realtà? Si.

I clandestini sono ospitati nella lussuosa Casa di Cura Villa Maria. L’immobile ha una strana storia. E’ gestito da una cooperativa, già di proprietà dell’imprenditore Michele Licata, molto attivo nel settore ricettivo-alberghiero. L’immobile nasce come struttura ricettiva, poi a maggio è stato fatto il cambio di destinazione d’uso in casa d’accoglienza per anziani, e soltanto a dicembre è stata chiesta l’abitabilità. Ma è senza autorizzazione all’esercizio dell’attività, ancora non rilasciata. Illegali, come sempre.




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