La Squadra mobile di Roma ha fermato un gay tossicodipendente romano, di 32 anni, per l’omicidio di Daniele Fulli, il parrucchiere 27enne omosessuale il cui corpo è stato trovato due giorni fa nella Capitale, sugli argini del Tevere. E per il quale le varie associazioni molto profit d’ambiente, già starnazzavano ‘omofobia!’, e già preparavano marcette, quando qualunque mente sana ne intuiva invece la genesi nello stesso ambiente gay promiscuo.

I due si erano conosciuti da qualche giorno. Il delitto è avvenuto sul luogo del ritrovamento del cadavere dopo un rapporto. L’omicida ha colpito mortalmente Fulli con un punteruolo.

Troppo promiscuità, altro che ‘omofobia’. Chiunque conosca un minimo le statistiche, sa che il 99% degli omicidi di omosessuali matura nell’ambiente gay.

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