Idea Governo: ‘Rottamare i lavoratori ‘anziani’ per fare posto agli immigrati’

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E fare indebitare i lavoratori per ottenere la pensione.

Il celeberrimo ministro del Lavoro che manca, Enrico Giovannini, vuole rivedere il tema pensioni, e l’idea sua e di quei simpatici farabutti al governo è quella del “prestito pensionistico”: ti indebiti con lo Stato per lasciare in anticipo il posto di lavoro. Un po’ uno Stato strozzino, che dopo Equitalia e le slot machine, vuole coprire un altro ‘mercato’. Quello del prestito a strozzo ai futuri pensionati.

Il lavoratore infatti, andando in pensione prima del previsto – supponiamo un paio di anni prima – incasserebbe un assegno pari ad una certa percentuale del suo stipendio, circa l’80%, pagato dall’Inps con il contributo – involontario – della stessa azienda. Dal momento in cui, maturati i requisiti per la pensione, si incomincia ad incassare invece l’assegno previdenziale, quest’ultimo viene decurtato di una cifra della cifra per la quale ti ‘sei indebitato’ con l’Inps per poter restituire i tuoi soldi ottenuti in prestito nei due anni precendenti. Un perfetto meccanismo da ladri.

In sostanza: per andare in pensione come prima, ti devi indebitare con i ‘ladroni di Stato’.

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Non basta, l’idea bizzarra del governo Letta è quella della sedicente “staffetta generazionale”. In questo caso i lavoratori più anziani vedrebbero i loro contratti trasformati in part time per far entrare giovani immigrati nel mercato del lavoro. La cosiddetta ‘infusione di sangue nuovo’, la definì Kyenge.

E’ il piano Renzi di rottamazione dei lavoratori italiani.

Fino ad ora c’hanno sempre detto che gli immigrati servono, perché non ci sono ‘abbastanza lavoratori’; ora scopriamo che, di lavoratori, ce ne sono anche troppi, talmente è vero questo, che si devono ‘rottamare’ i non giovani verso la pensione – preferibilmente succhiando loro risorse attraverso un indebitamento verso lo Stato – per fare posto ai nuovi arrivati. Ai ‘giovani’, come li chiamano loro.

Presto si cercherà di ‘facilitare’ in tutti i modi la ‘eutanasia’, così da ottenere una rottamazione completa dei lavoratori che ‘disturbano’ l’infusione di sangue nuovo.