Torino: Comune cerca posti di lavoro, ma solo agli immigrati

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Torino abbandona i torinesi e si occupa solo di clandestini. E se ne vanta per bocca del suo vicesindaco. Second il quale “è una città che in Italia si distingue da tempo per la qualità dell’impegno in questo ambito. Accanto alla Casa di via Negarville, una delle più grandi numericamente – ha aggiunto il vicesindaco- i migranti sono accolti in comunità e piccoli alloggi, spazi che favoriscono la reciproca conoscenza, il mutuo aiuto e l’inclusione sociale. Ma l’impegno dell’amministrazione comunale è anche rivolto a favorire percorsi lavorativi, in settori come l’agricoltura o l’artigianato dove già il lavoro di stranieri è molto diffuso”.

A Torino chiudono centinaia di piccoli negozi, la gente perde lavoro e si suicida, loro si occupano di trovare occupazione ai ‘migranti’.

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A settembre i clandestini camuffati da profughi accolti a spese del contribuente in locali de lux erano 549. La proposta del Comune di Torino al Ministero dell’Interno è di assicurare ogni giorno 564 posti nel triennio 2014-2016. Attualmente in lista d’attesa per accedere a questi posti ci sono 286 clandestini, diciannove delle quali sono donne.

Non hanno più nemmeno vergogna, lo dicono apertamente. Del resto, li avete votati, penseranno che siate d’accordo con loro.




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