La prigione euro ha un nuovo ‘ospite’ la Lettonia, che è diventata il diciottesimo Stato membro della zona euro.

A mezzanotte, ora lettone, fuochi d’artificio hanno salutato l’arrivo del nuovo anno e i due milioni di abitanti dello Stato baltico hanno detto addio alla loro moneta nazionale, il lats, introdotto nel ’93 per rimpiazzare il rublo di epoca sovietica.

Come rinunciare alla propria sovranità dopo averla faticosamente riconquistata, in appena due decenni.

E per entrare nel club ‘esclusivo’ dei folli, i governanti lettoni hanno disastrato economicamente il paese per farlo convergere entro i ridicoli parametri di Bruxelles.