GB: minorata mentale costretta a sposare immigrato, per non farlo espellere

Vox
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Una donna ‘britannica’ di una famiglia di immigrati, con l’età mentale di una bambina, è stata costretta da questi a sposare un pakistano e partorire il suo bambino in modo che l’immigrato potesse ottenere il diritto a vivere in Gran Bretagna.

La 37enne, che ha una età mentale di sette anni, è stata schiaffeggiata dalla madre per farla sorridere per la sua fotografia di matrimonio.
I suoi genitori erano stati pagati diverse migliaia di euro per far sposare la loro figlia allo studente musulmano, che stava per essere espulso, dopo il suo visto da studente fuori corso era scaduto e un appello era stato respinto.

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Non ostante l’evidente stato mentale della donna e le denunce, gli ufficiali dell’anagrafe svolsero normalmente la cerimonia, e il marito della donna, 33 anni, sta ora utilizzando il suo ‘diritto umano a una vita familiare’ come un motivo per rimanere nel Regno Unito, nonostante la manovra ‘grossolanamente crudele’.

Il caso ha sollevato in UK il coperchio sullo sfruttamento delle persone con gravi problemi di salute mentale che sono costrette al matrimonio per passaporti, denaro o assistenza gratuita.
La donna era già stata sposata e divorziata due volte prima.

Un totale di 114 persone con disabilità sono stati aiutati dall’Unità che si occupa matrimoni forzati del governo l’anno scorso – nata per contrastare il fenomeno legato all’immigrazione – ma si teme questa sia solo la punta dell’iceberg.