Sel vuole insegnare ‘amore’ gay a scuola e proibire i libri senza ‘bollino gay’

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Nuova perla dai deputati abusivi di Sel, che non ostante la loro presenza illegale, continuano ad infestare il Parlamento. Celeste Costantino, deputata di Sel, e il suo gruppo hanno presentato una legge con la quale vogliono la nascita di una nuova materia scolastica: ‘educazione sentimentale’. Ma in salsa gay. Un’ora in più al giorno di lezioni, per fare il lavaggio del cervello agli studenti italiani.

Basta con l’obsoleto – così loro lo definiscono – modello di coppia uomo-donna che va destrutturato e sostituito con tre tipi di rapporti: uomo-uomo, donna-donna e per chi proprio non può farne a meno uomo-donna.

Scrivono: «La scuola, anche attraverso l’educazione sentimentale, promuove il cambiamento nei modelli di comportamento socioculturali delle donne e degli uomini al fine di rimuovere i pregiudizi, i costumi, le tradizioni e le altre pratiche basate sull’idea di una distinzione delle persone in ragione del genere di appartenenza o su ruoli stereotipati per le donne e per gli uomini, in grado di alimentare, giustificare o motivare la discriminazione o la violenza di un genere sull’altro». Come se la differenza uomo-donna, non fosse una realtà di natura, e come se fosse questa naturale differenza a determinare la violenza, e non la sua negazione attraverso un continuo lavaggio del cervello, come insegna il fatto che è la Svezia e il nordeuropa in generale il luogo dove più è presente la violenza domestica, e non certo la ‘maschilista’ Italia.

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«A partire dall’anno scolastico 2014/2015, l’orario settimanale di insegnamenti e attività delle scuole dell’istruzione secondaria di primo e secondo grado è aumentato di un’ora dedicata all’educazione sentimentale», e non sarà facile fare i calendari delle lezioni, visto che nella scuola superiore già oggi i ragazzi passano ogni giorno 5 o 6 ore.

«Le università provvedono a inserire nella propria offerta formativa corsi di studi di genere o a potenziare i corsi di studi di genere già esistenti, anche al fine di formare le competenze per l’insegnamento dell’educazione sentimentale».

E poi la censura e un nuovo ‘indice’ per i libri proibiti. Saranno permessi sono quelli che «attestino il rispetto delle indicazioni contenute nel codice di autoregolamentazione polite (pari opportunità nei libri di testo), redatto con il contributo della Commissione europea e del Governo italiano».

E’ un nuovo regime. Il regime delle ‘buone intenzioni’.