Cgil: “Sbagliato chiedere liberazione marò”

Vox
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Qualche ‘estremista’ ha avuto un’idea che di ricordare i due marò prigionieri dell’India – e della demenza della nostra politica – sopra un Presepe nella sede della direzione regionale Inps a Firenze.
Non l’avesse mai fatto, la Cgil, quella che apre gli uffici reclutamento in Nordafrica, è letteralmente andata su tutte le furie.

Ecco il comunicato dell’ex sindacato dei lavoratori italiani: «è comparso un presepe sormontato dalla foto dei due militari trattenuti in India e da uno slogan in cui si auspica la loro immediata liberazione.
Che in un ufficio pubblico si possa allestire qualsiasi cosa abbia a che fare con un credo religioso è già materia dibattuta – sarà dibattuto nei vostri bizzarri incontri – ma abbinare a questo un proclama politico è evidentemente un’offesa. Non si tratta di schierarsi contro o a favore del rientro in Italia dei due marò – capito? la Cgil non si schiea per il rientro – ma cosa ha a che fare questo con il rispetto di una tradizione religiosa? Predisporre un simile allestimento, discutibile anche dal punto di vista estetico, è quantomeno improprio per un ufficio pubblico».

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E poi la chiosa che definisce il livello intellettivo della Cgil: «Se le immagini fossero state riferite alle vittime della guerra civile in Siria o alle condizioni del Cie di Lampedusa, non troveremmo niente da dire. La pace, il ripudio della violenza e la tutela della dignità umana sono valori inseriti nella nostra Costituzione. Il rinnovare (dopo un anno) l’appello alla liberazione di due connazionali coinvolti in una vicenda controversa e ancora tutta da chiarire è palesemente un segnale politico, che viene pure imposto dalla dirigenza Inps».

Il dirigente regionale dell’Inps, Fabio Vitale, si è detto «basito» e ha definito «ideologica» la nota della Cgil. Noi la definiamo demenziale e vergognosa.




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