Organizzazione dei diritti umani in realtà finanziava terrorismo islamico

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Il capo di un’organizzazione per i diritti umani è stato colto con le mani nella marmellata: finanziava al Qaeda.
La maggior parte del mondo conosce Abdul Rahman al-Naimi Omeir come un professore di storia del Qatar e attivista dei diritti umani con un’organizzazione che ha sede in Svizzera, nota come al-Karama dalla parola araba per ‘dignità’, ha lavorato a stretto contatto con le Nazioni Unite e gruppi americani per i diritti umani, in particolare la famigerata Human Rights Watch.

Ma ora si è scoperto che al-Naimi è anche un importante finanziatore di al Qaeda. Mercoledì scorso, il Dipartimento del Tesoro americano ha emesso una ‘avviso’ su al-Naimi , dicendo che ha curato il trasferimento di centinaia di migliaia di dollari per al Qaeda e i suoi affiliati in Iraq, Somalia, Siria e Yemen nel corso degli ultimi 11 anni. Nel 2013, al-Naimi ha ordinato il trasferimento di quasi 600 mila dollari ad al Qaeda tramite il rappresentante del gruppo in Siria. Nella stessa comunicazione, il Dipartimento del Tesoro ha anche definito Abdulwahab Al-Humayqani, rappresentante di al-Karama in Yemen, come un finanziatore e membro di al Qaeda nella penisola arabica.

Su Twitter, al-Naimi ha ammesso che lui e al-Humayqani, che chiama con il suo nome, sono stati scelti per sostenere il terrorismo.

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L’organizzazione di Al-Naimi ha in passato lavorato a stretto contatto con il Centro per i Diritti Costituzionali (CCR), così come con il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Al-Karama ha anche emesso comunicati congiunti con Human Rights Watch, specializzato in assistenza legale a favore dei prigionieri islamici in tutto il Medio Oriente.

Sarah Leah Whitson, direttore esecutivo della divisione Medio Oriente e Nord Africa di Human Rights Watch, in una e-mail ha riconosciuto il lavoro del suo gruppo con al-Karama, ma ha anche detto che: “Crediamo che l’organizzazione sia stimabile, e abbiamo avuto buone interazioni con il loro personale su una serie di progetti nella regione”. Un portavoce per il CCR ha rifiutato di commentare.

Ma i segni erano lì a dimostrare che al-Naimi è un estremista, in particolare quando si tratta di donne. Un cable degli Stati Uniti 2007 divulgato da WikiLeaks lo ha descritto come un “islamista estremista”, che era “critico del fatto che le donne potessero studiare”.