E spiega che i lampedusani “hanno paura di andare in giro per l’isola perche’ temono il contagio con la scabbia. Mia madre dovrebbe tornare domani, ma mi ha detto che preferisce aspettare ancora qualche settimana per aspettare che termini l’emergenza scabbia”.
“In questo modo stiamo dando ai trafficanti di essere umani di lavorare indisturbati – dice ancora Angela Maraventano – Le organizzazioni criminali vengono agevolate da questa situazione assurda, di abbandono”. E poi una stoccata al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, senza mai citarla: “C’e’ gente che va ogni giorno a prendere premi ma poi abbandona i clandestini, questa non e’ umanita’”. “Non sono razzista – conclude – ma con noi al Governo, una cosa del genere non sarebbe mai accaduta”.
Noi invece siamo ‘razzisti’. E pensiamo che prima, viene la salute e il benessere degli italiani, poi la ‘privacy’ dei clandestini portatori di Scabbia. E Tubercolosi, per la quale non basta una doccia.
Per l’ex senatrice, i clandestini “vanno trasferiti subito in altri centri, piu’ attrezzati. Io piantero’ una tenda davanti al centro di contrada Imbriacola – dice – e non me ne andro’ fino a quando non avro’ delle risposte. Con noi al Governo non sarebbe mai accaduto. Bisogna dirlo”.
La soluzione non è portare la ‘Scabbia’ in altri luoghi d’Italia. Ma rimandarli da dove sono venuti.