Due sorelle adolescenti ‘norvegesi’, fuggite da casa per unirsi ai terroristi islamici siriani, sono state ritrovate dal padre che era andato in Siria a cercarle. La più piccola delle due, appena ha una ferita d’arma da fuoco e dovrà ristabilirsi prima di poter tornare in Norvegia.

Le ragazze, figlie di un somalo emigrato in Svezia nel 2000, si erano dileguate ad ottobre. In seguito hanno fatto sapere di essere trattenute in Siria contro la loro volontà, di essersi pentite e di voler tornare a casa.

E gli svedesi saranno certamente abbastanza sciocchi da farle rientrare. Si chiama ‘cittadinanza a singhiozzo’: ti senti quello che ti conviene essere in quel momento. Ora si sentono ‘norvegesi’.

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