Centinaia di immigrati hanno appiccato il fuoco alle auto e si sono scontrati con la polizia durante una sommossa questa stasera, nella città stato di Singapore.
I disordini sono scoppiati nel quartiere abitanto da indiani, dopo che un operaio indiano è stato colpito e ucciso da un autobus.
E’ la peggiore esplosione di violenza a Singapore in 40 anni.
Dieci agenti di polizia sono stati feriti da circa 400 insorti, lanciando pietre contro auto della polizia e distruggendo le ambulanze con bastoni e bidoni della spazzatura.
Channel News Asia ha mostrato almeno due veicoli in fiamme e rottami sparsi in tutta Racecourse Road, una delle principali arterie della zona. Sono state segnalate molte altre auto private distrutte.
Incidenti come questo sono rari a Singapore, che ha leggi severe sui disordini che portano ad una condanna fino a sette anni di carcere e possibili fustigazioni.
Il primo ministro Lee Hsien Loong, che ‘tutto ciò che gli eventi possono aver scatenato la rivolta, non ci sono scuse per tale comportamento violento, distruttivo, e criminale, secondo ABC.
‘Questo è un grave incidente che ha provocato lesioni e danneggiamento di beni pubblici’, ha detto Teo Chee Hean, Vice Primo Ministro e Ministro degli affari interni. ‘La polizia non risparmierà sforzi per arrestare i soggetti coinvolti nella rivolta.’
L’immigrazione è violenza. Importare lavoratori low-cost ha poi un prezzo, molto più grande di quello risparmiato inizialmente.
L’anno scorso Singapore ha visto il suo più grande focolaio di conflittualità in anni in cui circa 170 autisti di autobus provenienti dalla Cina continentale hanno scioperato illegalmente.