Sprechi Ue: ha 3.417 diplomatici, stipendio medio 180mila euro e 650 auto blu

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Il Servizio diplomatico dell’Unione europea è accusato di spendere centinaia di milioni di euro con una vasta rete di uffici all’estero diretti da burocrati ben pagati.
Un’indagine rivela che l’Unione europea ha in funzione 140 delegazioni estere a un costo annuale di oltre 500 milioni di euro.

Le delegazioni – simil ambasciate e consolati – controllano miliardi di euro spesi per progetti dal Sistema UE in tutto il mondo. Soldi dei contribuenti sperperati in giro per il mondo.
Sono coinvolte nell’enorme programma di aiuti all’estero dell’UE.
Il corpo diplomatico, chiamato Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), è stato istituito nel 2010 a seguito del trattato di Lisbona ed è diretto dalla baronessa Ashton, Alto rappresentante dell’Unione europea. Il SEAE dispone di 3.417 addetti: 1.457 a Bruxelles e 1960 nei suoi uffici all’estero.

Il SEAE è uno spreco e una duplicazione – o addirittura è in competizione con – i vari enti diplomatici nazionali.

29 funzionari del SEAE guadagnano uno stipendio base, escluse le prestazioni, del valore di quasi 180mila euro l’anno, poco meno del Presidente della Repubblica italiano.
La stessa cifra, se aggiungiamo i generosi benefits aggiunti – come un’indennità di famiglia e l’assegno per figli – che raggiungono altri 500 funzionari del SEAE.

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Ma non basta. Perché un alto diplomatico sullo stipendio base pagherà solo il 15 per cento di tasse.

Il SEAE ha acquistato circa 650 auto blu per l’utilizzo da parte dei funzionari in sedi all’estero. Il prezzo medio di ogni vettura è di circa 25.000 €, anche se ciò non include il costo molto più elevato per le auto blindate e di lusso.

I dati ufficiali forniti dal SEAE mostrano che la più grande delegazione ha base ad Ankara, la capitale turca, e impiega un totale di 140 persone, tra personale e “agenti locali”.
Il SEAE ha anche una legazione a Vanuatu, minuscolo arcipelago nel Pacifico del Sud a 15 mila km. da Bruxelles.
A Vanuatu, attraverso il SEAE, l’UE ha finanziato progetti come un sistema per insegnare ai bambini il cricket, che costano quasi 200mila euro, e ha speso quasi 1,5 milioni di euro per turbine eoliche e impianti di biocarburanti che non sono mai stati costruiti.

Sono presenti delegazioni anche in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone. Luoghi ‘strategici’.

Gli sprechi della Ue sono sempre taciuti dai nostri media, è argomento tabù. Ricordiamo che l’Italia è uno dei pochi paesi che dà alla Ue più di quanto riceva. Siamo quini uno dei paesi che finanzia questa elefantiaca vergogna chiamata SEAE.