Colf: in due anni triplicate quelle italiane

Vox
Condividi!

Negli ultimi due anni il numero delle collaboratrici domestiche italiane è triplicato. Prevalentemente donne (82,4%) e di età intermedia, tra i 36 e 50 anni (56,8%), la maggioranza dei collaboratori che lavora presso le famiglie sono migranti (77,3% del totale), sebbene la loro presenza sul territorio sia abbastanza diversificata. Mentre infatti al Nord e al Centro è quasi esclusiva (al Nord sono stranieri l’81,4% dei collaboratori e al Centro l’81,7%), al Sud si registra una significativa incidenza di italiani, pari al 35,7%.

Lo rivela un’indagine di Assindatcolf, l’associazine nazionale dei datori di lavoro legata a Confedilizia. Le collaboratrici straniere con contratto di lavoro regolare sono 232.000, pari al 38%; irregolarmente presenti in Italia, o regolarmente presenti, ma senza contratto sono 463.140 (62%). Le badanti straniere non regolari (in nero e in grigio) sono il 62%, 6 su 10, pari a 463.140 su 747.000.

Appare evidente che solo una lavoratrice su tre è in regola. Le assistenti italiane con condizioni contrattuali totalmente regolari sono il 26,4% contro il 36,9% delle assistenti straniere. Il 20,5% delle assistenti italiane ha condizioni contrattuali parzialmente irregolari contro il 42,9% delle assistenti straniere. Sono soprattutto le assistenti italiane quelle con condizioni di totale irregolarità, con un 53,1% contro il 20,2% delle assistenti straniere.

Vox

I numeri: L’Italia è tra i tre più grandi mercati di lavoro domestico in Europa, ed è costituito da lavoratori immigrati in prevalenza, (il 77,3% del totale) rispetto a quelli italiani (22,7%). Nel 2001 erano 1.083.000 i lavoratori domestici, già nel 2013 l’offerta ne conta 1.655.000, pari a +53%.

Questi dati ci dicono una cosa evidente. La presenza di immigrati impedisce alle donne italiane di entrare in modo regolare in questo mercato. Questa presenza impedisce anche agli stipendi di salire e quindi di renderlo un lavoro più attrattivo per le donne italiane.

Non abbiamo bisogno di immigrati.