Pisapia: “è emergenza, serve subito una moschea”

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Milano ha ‘urgentemente’ bisogno di una moschea. E’ la tesi della maggioranza che sostiene Pisapia. La si deve costruire per il 2015, per l’Expo. Sono Pd, Sel e frattaglie varie in consiglio comunale a premere sulla giunta, per rispettare, dicono loro, una delle promesse fatte in campagna elettorale.

E Pisapia non sta nella pelle: «Stiamo esplorando delle ipotesi. E’ una nostra esigenza avere un luogo di culto in tempo per Expo». Ancora da decidere se una mega-moschea o più moschee, una in ogni quartiere, come da progetto originale.

questo è ancora tutto da vedere.

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È però più cauta Ada Lucia De Cesaris. Il vicesindaco è l’altro protagonista della partita, con la sua delega all’Urbanistica. E conferma: «Stiamo facendo delle riflessioni». Ma lo stadio di avanzamento del progetto sarebbe più indietro di quanto le parole di Cappelli potrebbero lasciare intendere. Tanto che, per il vicesindaco, «per l’Expo dobbiamo solo gestire il problema del luogo di preghiera». Una sorta di soluzione tampone, quindi. Differente dalla moschea vera e propria. Quello invece «è un problema che non possiamo gestire da soli».

«Milano non può che avvantaggiarsi dalla presenza di uno o più luoghi di culto o moschee. Ne va della dignità civile della città», è la stravagante tesi della Giunta.

«Apprezziamo la posizione del consiglio comunale – spiega Davide Piccardo, rinnegato e longa manus dei fanatici wahabbiti in Italia – noi siamo pronti, abbiamo già da tempo un progetto sul quale, al Comune, abbiamo anche assicurato la sostenibilità finanziaria. Attendiamo solo una decisione».