Nigeria: distrutte 240mila bottiglie di birra al grido “Allah Ahkbar!”

Vox
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Kano (Nigeria) – La polizia per far rispettare la legge islamica nella città nigeriana di Kano, due giorni fa, ha distrutto pubblicamente circa 240.000 bottiglie di birra. E’ l’ultima mossa in un giro di vite più ampio sul comportamento ritenuto “immorale” nella zona.

L’alcol bandito era stato confiscato dai camion che entrano in città nelle ultime settimane, hanno detto funzionari della Hisbah, la pattuglia con il compito di far rispettare la legge islamica, conosciuta come sharia.NigeriaBeer-thumb-500xauto-3768

Il capo della Hisbah in città, Aminu Daurawa, ha detto alla cerimonia: “l’ardente speranza è che questo porterà fine al consumo di tali sostanze proibite”.

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Un grande bulldozer ha fracassato le bottiglie al grido di “Allahu Ahkbar” davanti alla sede Hisbah a Kano, la più grande città nel nord a maggioranza musulmana della Nigeria.
Anche fusti contenenti oltre 8.000 litri di una bevanda alcolica locale chiamata “burukutu” e 320.000 sigarette sono stati distrutti. “Speriamo che questa misura contribuirà a ripristinare l’immagine offuscata di Kano”, ha detto Daurawa.

Da settembre, Hisbah ha lanciato una forte repressione e fatto centinaia di arresti a Kano in seguito a una direttiva del governo per ripulire la città delle cosiddette pratiche “immorali”.
La Sharia è stata reintrodotta in tutto il nord della Nigeria nel 2001. L’alcol è in genere facile da trovare a Kano, soprattutto in alberghi e bar in quartieri come Sabon Gari, abitati da una consistente minoranza cristiana della città.

Ma Hisbah ha promesso che questo è destinato a cambiare. “Con la presente inviamo un avvertimento ai trasgressori impenitenti che il personale Hisbah presto avvierà un’operazione in ogni angolo di (Kano) per porre fine alla vendita e al consumo di alcol e di tutte le altre sostanze intossicanti”, ha detto Daurawa.

A memento degli attivisti gay occidentali così ‘aperti’ all’immigrazione, sono stati arrestati anche cittadini impegnati in sesso omosessuale sono stati tra gli arrestati nell’ultima repressione.