Russia: “Adozioni solo all’Italia, perché non c’è ‘matrimonio gay'”

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Per le adozioni di bambini russi la priorità è, logicamente, affidarli a coppie russe, e, nel caso di adozioni internazionali, queste saranno consentite solo all’Italia. Lo riferisce l’agenzia Interfax, che riporta la dichiarazione del rappresentante del Cremlino per i diritti dell’Infanzia Pavel Astakhov: “solamente l’Italia soddisfa i due principali criteri per l’adozione di bambini russi, come la presenza di un accordo bilaterale con Mosca e il divieto dei matrimoni tra persone dello stesso sesso”.

“Ci risulta che attualmente l’Italia è l’unico Paese i cui cittadini hanno la possibilità di adottare bambini russi – ha spiegato Astakhov – perché questo Paese non riconosce il matrimonio omosessuale, e, di conseguenza, non dobbiamo cambiare nulla nell’accordo vigente e, inoltre, loro rispettano i termini di questo accordo”. Se vengono a sapere dei magistrati bolognesi…

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“Non è colpa nostra – ha continuato Astakhov – i partner occidentali dovrebbero lavorare più attivamente se volete che l’adozione internazionale prosegua, perché la Russia ha altre priorità. La nostra priorità è dare in adozione i bambini all’interno del Paese”.

La legge Dima Yakovlev prende il nome da un orfano russo morto, nel 2008 negli Stati Uniti, per un colpo di calore dopo essere stato dimenticato dal padre adottivo in auto. A giugno la Duma ha approvato una legge che vieta l’adozione di bambini russi in Paesi in cui è consentito il matrimonio gay o l’adozione da parte di single. E’ stata anche approvata la legge che vieta la propaganda omosessuale tra i bambini.