Cesano Boscone, 23 novembre 2013) – Ieri mattina, mi hanno chiamato alcuni genitori della scuola primaria statale “Matteotti” di via Libertà, che mi comunicavano di un caso di scabbia, e che avevano appena informato gli organi comunali e le forze dell’ordine, in quanto avevano ricevuto una comunicazione ineccepibile: “Nella scuola frequentata da vostro figlio si è verificato
un caso di scabbia”. Però la lettera prosegue dettagliando gli effetti della malattia, che è contagiosa e ha un periodo di incubazione compreso tra due e otto settimane. Con “lesioni cutanee papulo eritematose e prurito intenso”. Chiedendo di controllare eventuali lesioni fino almeno al 16 gennaio 2014.

Parole che non potevano certo tranquillizzare mamme e papà tanto che il sindaco ha scritto al direttore generale dell’Asl chiedendo spiegazioni.
“L’informazione del dipartimento di prevenzione medica dell’Asl – dice il primo cittadino Vincenzo D’Avanzo – sarebbe dovuta essere trasmessa al sindaco, se non altro per un gesto di cortesia istituzionale che avrebbe consentito un intervento anche degli uffici comunali per prevenire eventuali situazioni di panico tra i genitori. La scelta di procedere con una lettera prestampata ha prodotto l’effetto di diffondere preoccupazione, tanto che alcune mamme hanno chiesto spiegazioni al nostro personale comunale, che però ha dovuto verificare la nota del distretto di Corsico prima di poter dare delle risposte”.

Le scuole stanno diventando sempre più ‘luoghi di frontiera’. Forse perché le ‘frontiere’, quelle vere, sono in totale stato di abbandono.

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