Udine: zingari minacciano, e ora nessuna impresa vuole abbattere recinto abusivo

Vox
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Udine – Nessuna impresa vuole demolire il recinto abusivo realizzato dai nomadi in via Monte Sei Busi, hanno paura di ritorsioni da parte degli zingari. E così la procedura avviata dal Comune – con grave ritardo – per l’affidamento dei lavori è andata deserta. Cinque le ditte invitate: tre hanno declinato l’invito motivando il diniego, le altre due invece l’hanno ignorato. Non ostante la crisi che, certamente, non permette di rifiutare alcun lavoro.

Patetico l’assessore ai Lavori pubblici, Agostino Maio: «nessuna impresa è interessata a fare quel tipo di operazione forse per le difficoltà ambientali a cui teme di andare incontro».

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«Secondo me – ripete l’assessore – le imprese hanno dimostrato un timore eccessivo, ma ne prendo atto». Intanto il dirigente ha trasmesso gli atti in Prefettura per gli adempimenti di competenza. Nell’impossibilità di affidare i lavori, infatti, spetta all’ufficio del Governo provvedere alla demolizione delle opere abusive.

Si mandi l’esercito. Si armino cittadini e dipendenti comunali di piccone e si dia il via all’opera di demolizione. O la criminalità rom comanda a Udine? Fosse accaduto lo stesso in una città del sud riguardo un’opera della Mafia, si sarebbe subito scatenato il coro mediatico – giustamente – e per questo?