Sha’ria è legge in Germania: interi quartieri in mano a clan islamici

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“Lo Stato sembra capitolare davanti al potere dei clan di immigrati.” – Scrive il Die Welt uno dei più grandi giornali e siti di informazione in Germania.

Come prevedibile, gli immigrati musulmani in Germania non si sono assimilati, non che l’assimilazione, che significa distruzione di due identità che si ‘annullano’, sia auspicabile: la soluzione non è ‘assimilare’, ma rigettare il cancro immigrazione.

Hanno creato società parallele con i propri tribunali e del sistema della giustizia. Le zone musulmane stanno diventando vere e proprie enclaves: “no-go zone” per i tedeschi etnici. Molti apertamente vedono se stessi, non come immigrati, ma come jihadisti conquistatori. Berlino, Brema, Bassa Sassonia e Renania settentrionale-Vestfalia hanno ora enclaves tentacolari di immigrati dove la sharia è la legge della terra.

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“I musulmani non accettano il diritto tedesco. Quello che prima avveniva solo nelle grandi città, è ormai un problema a livello nazionale “, ha dichiarato il presidente della Polizia della Sassonia, Uwe Kolmey. Ciò che in particolare indigna è la “nuova dimensione della violenza contro la polizia e la magistratura.” In Bassa Sassonia Rotenburg giovani curdi hanno insultato e aggredito due poliziotti durante un controllo di routine.

La madre di un uomo condannato ha definito il giudice “Hitler” e ha detto che “i tuoi figli stanno tutti andando a morire.” A Brema, il giudice presidente Klaus-Dieter Schromeck ha avuto bisogno della protezione della polizia durante il processo contro curdi yazidi. La mattina doveva essere accompagnato da una scorta di polizia al tribunale.

Figure chiave in questo sistema di ‘giustizia’ parallelo sono capi di famiglie, imam o boss della criminalità organizzata che ormai controllano interi quartieri, dove la legge nazionale non ha alcun valore.

Una pubblicazione da parte dell’Ufficio di Stato di Berlino, il Criminal Investigation, descrive come l’immigrazione minaccia lo stato di diritto: “Con la loro azione”, “istituzioni come la polizia e la magistratura vengono consapevolmente minati, bypassati e disabilitati”. Uno stato nello Stato.

In collaborazione con: reduitnational.com