Magistrato ‘regala’ bambino a ‘coppia’ gay: Paolini si congratula

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Il Tribunale dei Minori – meglio dire dei ‘minorati’ – ha deciso, contro la legge, di dare in affidamento una bambina di tre anni a una ‘coppia’ gay di una città emiliana. Una scelta in spregio alla legge che non prevede uno scempio simile, e soprattutto al diritto della bambina di non essere il ‘giocattolino’ di due depravati. Come li definisce un attivista gay: «due uomini i mezza età». Non avranno più bisogno di procurarsi carne fresca in Thailandia, c’ha pensato il magistrato. Probabilmente anche lui gay e anche lui membro di qualche associazione gay.

Festeggiano i fautori di genitore 1 e genitore 2 alla guida del Comune di Bologna. E anche Paolini solidarizza dalla cella. Mentre la reazione della Lega è furiosa.
Una «mannaia calata sulla famiglia e sui suoi valori», così la definisce Manes Bernardini, capogruppo leghista del Comune di Bologna. Per il consigliere leghista la bimba affidata alla coppia gay è «un tentativo di smantellare i valori della famiglia» e annuncia che il Carroccio è pronto a reagire con «una vasta mobilitazione sul territorio» per rivendicare «il diritto di ogni bambino a una madre e a un padre».

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Matteo Salvini, prossimo segretario della Lega: «È assurdo, pare davvero ci sia qualcuno che vuole un mondo alla rovescia. Tutto questo avviene quando le coppie, quelle ‘banali’ e composte da uomo e donna, aspettano anni e spendono cifre folli per un’adozione o un affido. C’è qualcuno che vuole un mondo al contrario, ma io non mi arrendo: Tradizione, Identità e Comunità sono il futuro».

Solo un aggettivo può definire questi magistrati, e i politici che portano avanti queste depravazioni: criminali. E ora denunciateci, sarebbe un onore.