Il giornale che si schiera con la zingara rapitrice: “E’ confusa”

Vox
Condividi!

«Stava lì, con lo sguardo stranito, gironzolava per la stazione. Non sembrava una persona cattiva, anzi diciamo che dava l’idea di una persona non stabile mentalmente». È questo il ricordo di uno dei dipendenti sulla donna fermata lunedì alla stazione metro Ponte Mammolo mentre cercava di “portare via” un bimbo dalle braccia della sua mamma. Oggi sul Messaggero è comparsa la notizia titolata così: «Ruba il bimbo alla madre: arrestata una nomade». Nel pezzo raccontato dal quotidiano si raccontano gli attimi concitati che ha vissuto la madre rimasta scioccata dopo il tentato rapimento. La donna (di origine bulgara) è stata bloccata da due ragazzine sedicenni del quartiere di San Basilio che spesso passano le loro serate alla stazione con la comitiva. La donna, trattenuta ora a Rebibbia, risiede in un campo nomadi a Striano, in provincia di Napoli. In realtà dal racconto di chi c’era manifestava una certa confusione, non proprio una lucidità criminale. «Parlava con la macchinetta delle fotografie», spiega un dipendente. «Andava in giro con due paia di scarpe ed alcuni pacchetti di crackers. Ha lasciato un pezzo di pane dall’altra parte della stazione. Girava con sguardo confuso». Insomma non proprio una mente “diabolica”.

Un po’ come Kabobo. Ha ammazzato, ma ‘poverino, sentiva le voci’.

Come definire, se non cloaca, un giornale che arriva a scrivere un articolo in soccorso della rapitrice zingara?
A ore dal tentato rapimento, a ore dalla conferma dell’arresto che, conoscendo i magistrati di Roma, deve essere talmente impossibile da evitare, da ‘costringerli’ ad arrestare per rapimento un membro della ‘specie protetta’.

Questo giornale non fa informazione. Fa dis-informazione. Tenta di distorcere notizie su mandato di chi lo finanzia. Generalmente non ce ne occupiamo, troppi i gradini da scendere per confrontarsi con gente simile: ma hanno passato il segno.

La vera storia della nomade che “ruba” il bambino a Roma Titolano, come per tentare di sminuire l’accaduto. ‘Era confusa’, ‘non proprio una lucidità criminale’ insistono nelle parole raccattate alla rinfusa che definiscono articolo. Ma non vi vergognate? A cosa siete pronti, pur di portare acqua al mulino fetido dei vostri interessi politici? Quanti bambini siete pronti a sacrificare?

Vox

Non dava l’aria di una persona cattiva? La prossima volta si metterà una targhetta con scritto ‘rapitrice’. E prima di agire avviserà: ‘rapimento in corso’.

Non avremmo mai pensato che qualcuno arrivasse fino a ‘scusare’ il tentato rapimento di un bambino accampando patetiche elucubrazioni sul fatto che si, ok, lo aveva preso, però non ‘aveva la faccia cattiva’. O cercare di derubricare la gravità del fatto, mettendolo in secondo piano rispetto alla sporcizia e al degrado della stazione, come se poi, oltretutto, queste non fossero correlate alla presenza di zingari e immigrati. Ma abbiamo sottovalutato l’imbecillità che ci circonda.

Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

Share

Fonte: Identità.com