Scuola: bambina costretta a pulire giardino sporcato da zingari, contrae ‘salmonellosi tifoide’

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Caso di salmonellosi tifoide alla scuola “Ilaria Alpi” di Torrevecchia. Lo denuncia l’associazione Assotutela contattata dalla madre di una bimba che ha contratto la malattia.

Tutto è iniziato, raccontano dall’associazione, dopo la giornata ecologica del 29 settembre, nella quale gli alunni della scuola sono stati ‘costretti’ a pulire il giardino della scuola. Iniziativa che sarebbe giusta, non fosse che il giardino è adiacente ad un campo nomadi e cosparso di escrementi umani. Quindi inadatto ad una pulizia ‘educativa’ e non professionale con tutte le dovute precauzione del caso.

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“Dopo tre giorni – racconta Michel Emi Maritato, presidente di Assotutela – la bambina ha evidenziato i sintomi della salmonella tifoide. Ricoverata in ospedale, la bimba, ad oggi, non è ancora guarita dalla malattia”. La madre, sempre secondo il racconto dell’associazione, avrebbe denunciato l’accaduto prima in circoscrizione e poi alla Asl di riferimento, la RmE chiedendo “urgentemente – si legge sul documento – un sopralluogo per verificare la pulizia e l’igiene degli spazi comuni quali i bagni ed il giardino”.

“Al momento – prosegue l’associazione – non è ancora stato effettuato il sopralluogo richiesto né la disinfestazione della scuola. Inoltre, adiacente alla scuola c’è un campo nomadi separato dal plesso solo da una recinzione divelta in più punti. Nel giardino sono state trovate anche tracce di escrementi umani”. “Chiediamo, alle autorità comunali e municipali – conclude l’associazione – di intervenire per verificare le condizioni igieniche del giardino oltreché la pulizia dei bagni e di tutti gli altri spazi comuni. E’ inoltre doveroso chiarire quali misure di prevenzione siano state prese dagli insegnanti per far pulire ai bambini aree infestate da sporcizia, detriti e rifiuti oltre a qualche escremento. Il dirigente scolastico del plesso Ilaria Alpi si dovrà prodigare affinché emergano i fatti precisi e le responsabilità della decisione di indire una giornata di pulizia in capo a ragazzini di 8 e 9 anni”. “Aspettiamo – conclude Maritato – che sulla vicenda venga fatta luce al più presto contando la giovane età della bambina ora malata e comunque forzosamente allontanata dalla scuola e dalla famiglia per cause che ancora devono essere totalmente accertate”.