Confcommercio: abusivi costano quasi 20 miliardi di euro a commercianti italiani

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‘Le imprese del commercio, turismo, servizi sono stremate, da Nord a Sud. E purtroppo il 2014 non sarà certo l’anno della ripresa sostanziale”, avverte il presidente di Confcommercio.
Oltretutto, spiega, la legge di stabilità del governicchio Letta, “se non verrà corretta, lascerà irrisolti i problemi strutturali della nostra economia”.

Imprese strette nella morsa Stato-Immigrati: l’illegalità mette in ginocchio bar, negozi e ristoranti
Stando a un’analisi dell’ufficio studi di Confcommercio, presentata nella giornata di mobilitazione nazionale ‘Legalita’, 43 mila imprese regolari rischiano di sparire. Divorate da abusivismo e contraffazione. Negozi, bar e ristoranti ogni anno si vedono sottrarre 17,2 miliardi di euro all’anno di fatturato, per una perdita di imposte dirette e contributi pari a 1,5 miliardi da locali e negozi di immigrati che, grazie alle liberalizzazioni di Bersani, sono spuntati come fughi. Locali che non rispettano i minimi criteri sanitari, legali, fiscali e sfruttano i lavoratori.
In particolare, l’abusivismo commerciale (sede fissa e ambulante) causa perdite per 8,8 miliardi, pari al 4,9% del fatturato regolare. L’abusivismo nel turismo (bar e ristorazione) costa invece 5,2 miliardi nel 2013, poco più del 10% del volume d’affari del settore. La contraffazione costa invece 3,3 miliardi.

Sono gli abusivi che difende la Kyenge, quando si scagliò contro il Sindaco di Forte dei Marmi che ne impediva l’accesso alla spiaggia.