Obamaland: banda di neri tortura una madre davanti ai propri bambini

Vox
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PHILADELPHIA – La polizia di Philadelphia è alla ricerca di due sospetti, ‘afroamericani’, come li chiamano loro, ricercati in relazione ad una violenta rapina in casa avvenuta venerdì sera.

Nella rapina, una donna di 28 anni è stata torturata davanti alla figlia di due anni, e al nipote di quattro.

Due neri hanno fatto irruzione nella porta sul retro di questa casa a Rosalie Street, attaccando le persone all’interno, compresa la 28enne padrona di casa, la figlia di due anni, il nipote di quattro anni, la madre della donna e un elettricista che lavorava presso la casa.

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“Questi due individui hanno legato tutti e tre gli adulti. Hanno legato i polsi e le caviglie,” ha detto il l’ispettore capo della polizia Scott Small.

I due hanno iniziato chiedendo denaro, qualcosa che la 28enne ha detto di non avere. Allora uno degli aggressori avrebbe preso un coltello da cucina, acceso la stufa, e messo la lama sulla fiamma.
“E poi per quattro volte ha bruciato la ragazza: sul viso, entrambe le braccia e lo stomaco”, ha detto Small.

Poi hanno preso la figlia di due anni, e hanno minacciato di ucciderla se non avesse detto dove era il denaro. Alla fine lei ha ceduto, e ha dato un po’ di soldi che aveva. Così hanno fatto la madre e l’elettricista. La coppia di ladri ha preso quasi 4.000 dollari.

La polizia sta cercando i due uomini. Hanno descrizioni limitate dei sospetti, ma sperano che le impronte digitali recuperate all’interno della casa aiuti ad identificarli. Sono gli Usa al tempo di Obama: non è un Paese per bianchi.