La denuncia: esami sangue ‘scambiati’ a ospedale Reggio Emilia

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Giovanni G. (RE)
La mitica sanità di Reggio Emilia
C’è chi esalta la gestione della sanità reggiana come esempio di efficienza
per l’Italia intera, ora vi racconto come funzione “bene” , qui si sfiora il
comico se non fosse tragicamente vero l’accaduto.
Ho 55 anni, sono un malato cronico, ho 20 anni di dialisi, un trapianto,
rigetto ed espianto sulle spalle, in più due by-pass coronarici, giusto per non
farsi mancare niente, era tutto gratis, quindi ne ho approfittato. soffro di
ipotensione e il 29/10 alle 0.30, con pressione arteriosa 60/35, chiamo il 118,
che manda ambulanza, sono cosciente, ad una conferma, dopo ulteriore verifica
del personale della CRI, vengo portato al PS dell’ospedale Santa Maria Nuova
di Reggio Emilia.
Al primo controllo la pressione era un po’ salita, ECG d’urgenza risultato
negativo, attendo il mio turno, vengo visitato stranamente in tempi brevi buon
segno, mi fanno un prelievo e vengo parcheggiato in attesa di referto. Nessuna
visita cardiologica non ostante l’ipotensione e i due by-pass. Verso le 5 del
mattino arriva l’infermiera e mi avvisa che avrebbero tenuto in osservazione
sino alle 7,presumo per poter attendere che aprisse il reparto dialisi per
poter chiedere a loro come agire, ma è solo una mia valutazione. Al che mi
imbufalisco, cosa tra l’altro gradita alla mia pressione che sale
immediatamente: “ma come, mi tenete qui per una cosa che un infermiere di sala
dialisi, notate non un medico, avrebbe risolto in 10 minuti con una flebo di
gel?”, visto che sono alterato arriva il medico e mi dice che il gel è solo un
palliativo e che avrebbe avuto poca durata.
A questo punto inizia una piccola discussione: “ ma lei è in grado di
risolvere il mio annoso problema di ipotensione” – “ certamente no!” –
“scusi??……. ma se questa è l’unica cosa umanamente possibile e non me la
fa, mi spiega che bisogno avevo di venire in PS?”
E come se ad un emofilico non tamponassero una ferita, tanto non coagula per
patologia.
A quel punto, essendo la mia pressione risalita per i motivi esterni
sopracitati, vengo dimesso.
Senza nulla togliere alla professionalità del medico che è stato gentile e
collaborante,sta di fatto che è un medico di PS che ragiona in base alla sua
preparazione e non come nefrologo, chi come me ha una malattia cronica ha
bisogno di uno specialista in quanto è una malattia con mille sfaccettature
diverse.
Questo non è un problema di medico, ma di organizzazione ospedaliera, un
medico nefrologo di guardia notturna comporta spese per l’organizzazione
sanitaria, quindi per risparmiare si mette un po’ a rischio la salute di già
non ne ha certo da regalare, stavolta era una cosa da poco, ma la prossima
potrebbe essere ben più grave ad esempio un edema polmonare, non certo
difficile che possa capitare a malati come me a quel punto si rischierebbe la
vita,poi se ci scappasse il morto arrivano le solite scuse è ciò che è peggio
pure le coperture tra colleghi.
Qui c’è un ospedale all’avanguardia , discreti macchinari e si può trovare
pure buon personale, ma l’organizzazione del lavoro è da terzo mondo e chi lo
organizza non credo che sia sottopagato! Io non pretendo cose impossibili, non
ci sono simili emergenze tutti i giorni, chiedo semplicemente che essendoci già
un medico di dialisi che deve garantire reperibilità per eventuali emergenze
e che per questo percepisce giustamente un extra, non sarebbe un costo immane
interpellarlo, con costi aggiuntivi minimi rispetto al rischio che si corre a
non fare niente come in questo caso, ma dico io non basterebbe comunicare la
reperibilità del medico pure al PS? Ciò che mi è capitato lo si risolveva
con una semplice telefonata di consulto non vi pare?
Analizzando la cosa, mi sovviene che in Italia è già a rischio la salute di
tante persone perché la sanità non si può più permettere certi costi, però
vengono curati stranieri che non pagano nemmeno i tickets, in più per loro
viene messo a disposizione un ospedale galleggiante in mediterraneo per essere
soccorsi nel miglior modo possibile, ma questo è logico?………. mettete in
pericolo noi italiani per soccorrere chi non conoscete nemmeno?
Finalmente a casa e ciliegina sulla torta, ho un messaggio in segreteria, mi
avvisa che hanno allegato al referto gli esami del sangue di un’altra persona
a mi invitano a tornare indietro per effettuare lo scambio e non è un
barzelletta!

Pensate se uno dei due referti fosse stato di un paziente con una malattia mortale.