Ascoli_ Messa nera nella Chiesa del Carmine

Vox
Condividi!

Ascoli. Messa nera in chiesaPrima si sono introdotti nella ex casa parrocchiale, grazie ad un’impalcatura posizionata per la ristrutturazione. Poi hanno sottratto alcuni crocifissi, oggetti sacri, un messale, candele. Infine hanno cercato di celebrare una sorta di messa nera. Il tutto imbrattando muri e arredi con la vernice.
Una ragazzata, si dirà. Peccato che siano in aumento e che i giovani, invece di divertirsi in altro modo, scelgano sempre più spesso di profanare luoghi religiosi.
Un po’ come quello che è successo a Casorate Sempione, nel Varese, qualche giorno fa. Nella notte qualcuno ha pensato di inserire nuove scritte all’esterno della chiesa, mentre il sagrato è stato imbrattato con vernice bianca e con una serie di frasi. Una di queste è: “Più preti morti”.

Messe nere e atti vandalici
Profanata la chiesa del Carmine

ASCOLI – Hanno tentato di riprodurre il rituale di una messa nera, accendendo candele ed utilizzando alcuni crocifissi e altri ornamenti sacri.
Non contenti si sono resi protagonisti di atti vandalici e di gesti dissacranti e trafugando alcuni oggetti sacri. E’ quanto accaduto nella notte all’interno della chiesa del Carmine ad Ascoli Piceno, in centro ad Ascoli.

E’ stata una persona di fiducia del sacerdote, Don Angelo Ciancotti, ad accorgersi di quanto era accaduto poco prima che in chiesa si svolgesse la messa. Stando ad una prima ricostruzione, si sospetta che ad entrare nella chiesa siano stati alcuni giovani che hanno approfittato dell’impalcatura che è stata posizionata in Rua del Campo per poter eseguire i lavori di ristrutturazione del tetto della ex casa parrocchiale.

Hanno agito in silenzio, senza che nessuno degli abitanti che risiedono nelle vicinanze potesse accorgersi di quello che stava accadendo. Dall’impalcatura, si sono introdotti all’interno utilizzando una delle finestre dello stabile al secondo piano e, una volta all’interno hanno iniziato a girare indisturbati e compiendo degli atti vandalici.

Con le bombolette spray hanno compiuto delle scritte e lasciato i propri tag, le firme che ciascun writer realizza per rimarcare il proprio territorio e lasciare il segno del proprio passaggio. Hanno raggiunto anche il piano inferiore, fino ad introdursi in una delle stanze di pertinenza della casa parrocchiale dove erano stati accantonati alcuni oggetti sacri.

Qui hanno trovato delle candele, un messale, una mitria di una statua sacra ed alcuni crocifissi. E probabilmente hanno simulato quello che poteva apparire un rituale satanico.
Varese. Più preti mortiMinacce e scritte sulla chiesa
Un’altra parrocchia sfregiata

Vox

Casorate Sempione

Scritte inquietanti. O almeno di cattivo gusto. Dopo lo sfregio alla chiesetta dei Santi Cosma e Damiano ad Arsago Seprio, un altro fatto accaduto l’altra notte ha preso di mira la chiesa parrocchiale di Casorate Sempione, colpendo per la seconda volta un’intera comunità pastorale.

Con la vernice nera, gli ignoti vandali hanno lasciato ingiuriose scritte e intimidazioni contro “i preti” sulle pareti esterne della chiesa («Più preti morti»), mentre il sagrato è stato imbrattato con vernice bianca e con frasi dal significato non certo chiaro. Avvenimenti che si uniscono ad altre situazioni analoghe: circa un mese fa era apparsa il simbolo della “A” di anarchia sulle mura del centro Caritas, e in passato c’erano stati atti di vandalismo sulla stessa chiesa, anche se molto più piccoli rispetto a quanto accaduto l’altra notte.

Il parroco, don Stefano Venturini, che è responsabile della comunità pastorale dei Santi Paolo e Barnaba, che unisce Arsago Seprio e Casorate Sempione, ha già presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri e lancia un appello: se qualcuno avesse notato movimenti strani, o sospetti, l’invito è quello di segnalarlo, anche al parroco stesso. Ipotesi su chi abbia potuto compiere il vile gesto non ce ne sono, anche se non sembra si tratti della stessa mano che ha deturpato la chiesetta della vicina Arsago Seprio, dove comunque i lavori di sistemazione sono a buon punto, anche grazie alla «bella solidarietà» che don Stefano sottolinea si è levata attorno al luogo sacro. Anche lì, mani ignote hanno lasciato, all’inizio del mese, scritte vergognose sulla facciate della struttura medievale, patrimonio artistico di grande importanza sociale e culturale, oltre che religiosa.

Entrambi sono comunque fatti gravissimi, che hanno toccato profondamente la comunità dei due paesi poco distanti tra loro. «Quanto accaduto è un fatto di inciviltà gravissimo – sottolinea da parte sua la sindaca di Casorate Sempione, Pinuccia Quadrio -, sia per il luogo, sia per le persone che lo frequentano. Questo è un luogo pubblico e va rispettato, così come vanno rispettati tutti i luoghi pubblici: quest’atto non ha nessuna giustificazione».Incredula e colpita anche l’assessore alla Cultura del Comune di Casorate Sempione, Marta Sarti. «Sono senza parole – commenta -, e con un profondo senso di tristezza. Credo che quanto accaduto sottolinei come sia sempre più necessario non lasciar perdere l’impegno sulla cultura, sull’educazione e sul confronto».

 

In collaborazione con: nocristianofobia.org