Grillo: “Al voto, Napolitano un problema”

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Beppe Grillo in visita al Senato: “Non essere andati al Quirinale per discutere di legge elettorale non è uno sgarbo. Non voglio che lo si veda così. Con i giochi già fatti bisognava andare lì a far cosa?”.
“Il rapporto che c’è con questo signore anziano è un rapporto che si è complicato, almeno per me è complicato. Napolitano non rappresenta più la totalità degli italiani ma è un presidente di settore. Io non mi permetto di giudicare il presidente della Repubblica ma qui stiamo andando verso una deriva di qualcosa di strano. Abbiamo un presidente del Consiglio che va in tv a mentire dicendo che siamo noi a non voler togliere il Porcellum… siamo nell’analisi comportamentale, ci sono dei grossi problemi”.

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Poi sul tema immigrazione e alcuni suoi senatori xenofili: “Noi abbiamo opinioni diverse ma li si è trattato di un discorso di procedure. Io non ne sapevo niente, Messora neanche, Casaleggio non ne sapeva niente e neanche i capogruppo. Non si decide in 4 o 5 deve essere oggetto di un referendum. Ognuno – spiega – può avere idee a favore o contro. Destra o sinistra su questo tema si giocano l’identità pur essendo convissuti come gemelli siamesi. Creano tifoserie – conclude – e così vai fuori gioco”.

“Non vogliamo andare al governo a governare ma cambiare lo Stato – ripete Grillo – vogliamo inserire i cittadini dentro lo Stato che non esiste”. E quando gli chiedono se voglia tornare a votare il prima possibile, risponde senza esitazioni: “Assolutamente sì, in qualsiasi modo”.

E sulla sua visita all’aula: “Mi hanno fatto vedere un po’ di cose la pallina dentro l’urna per votare. cose anche un po’ infantili”.