Datagate: gli altri protestano, per Bonino è ‘normale essere spiati dagli americani’

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Anche l’economicamente disastrata Spagna protesta con gli Usa. Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha dato istruzioni di convocare l’ambasciatore degli Stati Uniti in Spagna, James Costos, perché dia spiegazioni sullo spionaggio di massa da parte della NSA statunitense delle comunicazioni del governo iberico.

Tutti, tranne il governo fantoccio di Letta jr. Ora sappiamo che, mentre gli altri protestano, durante la visita a Washington del premier, i collaboratori di Letta hanno passato il loro tempo a chiedere l’autografo di Obama: una banda di pagliacci. Servi dei servi.

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Per carità, le reazioni dei vari fantocci europei sono fasulle, all’acqua di rose vista la portata dello scandalo, ma sempre più del ‘nulla’ lettiano.

Oggi la Bonino ha avuto l’ardire di dire che “non risulta un coinvolgimento italiano”. Bugia. Tutti sanno che tra i 35 capi di governo spiati c’era anche Berlusconi. E ora vogliamo sapere come gli Usa hanno utilizzato le informazioni in loro possesso.

Bonino ha anche aggiunto di non essere scioccata dallo scandalo Datagate: “Gli amici si spiano tra loro…”. Amici? Qui è il padrone che controlla i servi.