Brasile: i narcos locali minacciano un mondiale di ‘sangue e terrore’

Vox
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pccIl più grande cartello della droga del Brasile ha promesso una ‘Coppa del Mondo di terrore e sangue’ per l’anno prossimo – in un richiamo dell’alto livello di violenza che segna il paese.

La minaccia è stata emessa dalla PCC di San Paolo, che l’anno scorso è stato responsabile dell’assassinio di più di un centinaio di agenti di polizia della città.

Ieri sera intanto violente manifestazioni esplose per le strade di Rio de Janeiro e San Paolo con i manifestanti che hanno dato fuoco a macchine e combattuto battaglie campali con la polizia.
Le proteste erano a sostegno dello sciopero degli insegnanti e sono l’ultimo di una lunga serie di agitazioni che ha visto milioni scendere in piazza in Brasile per protestare contro il governo.

In messaggi intercettati dalla polizia questa settimana, i leader della banda di San Paolo hanno fatto la minaccia inquietante nel caso le autorità spostassero membri imprigionati del cartello in una prigione più dura.
In Brasile, le bande spesso legate al traffico di droga sono molto potenti e controllano spesso intere prigioni e baraccopoli.

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Dal 2002, il leader del gruppo, Marcos Willians Herbas Camacho, detto Marcola, o ‘Playboy’. Sta scontando una condanna all’ergastolo per l’omicidio di un giudice nel 2003.

La banda ha membri con soprannomi tra cui Wander Eduardo ‘Faccione’ Ferrari, Isaias ‘Weird’ Moreira do Nascimento e Antonio ‘brutta bestia’ Carlos dos Santos.

Nel corso del 2012, scoppiò una guerra tra la banda e la Polizia Militare di San Paolo.
Sentivano che il governo aveva violato un accordo informale, a lungo negata dai funzionari, per rallentare i trasferimenti detentivi in cambio della fine della violenza.

La banda ordinò attacchi contro la polizia, e 106 agenti – molti fuori servizio – vennero uccisi. Violenze si scatenarono in tutto il Brasile lasciando 175 morti, finché non entrò in vigore una nuova ‘tregua informale.