Ecco nuove fotografie dai cassonetti all’esterno del centro ‘profughi’ che ospita i clandestini cari al governo. Tanto cari che da oggi li andremo a prendere in tutto il Mediterraneo.
Sulle etichette dei piatti mono-dose, sono presenti le date di produzione e quella di consumazione. Con la dicitura specifica di ‘pranzo’ e ‘cena’. Questo dovrebbe silenziare i fanatici antirazzisti: non possono essere scarti di supermercato.
E si tratta incontestabilmente del cosiddetto ‘centro profughi’ sito a Roma in Via Staderini, 9. Perché ne siamo così sicuri?
Perché questa è una foto esterna del centro da Google Maps:
E qui abbiamo una delle foto del cibo gettato, accanto a quella tratta da Google Maps del centro che ospita i clandestini:
Lo diciamo soprattutto a quei poveri pennivendoli e a quei derelitti siti di presunti ‘cacciatori’ di bufale, che avevano messo in dubbio la veridicità delle immagini e la credibilità di VoxNews. Sciocchi.
Aggiungiamo all’articolo quanto viene utilmente segnalato da un lettore, che ringraziamo, nei commenti:
http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Dpci_LDPEG2012.pdf
Roio del Sangro (la dicitura impressa sulle vaschette), come si evince a pagina 12, sotto “Centri per immigrati” / posti disponibili, non è il nome di un Comune abruzzese, come alcuni comunisti vorrebbero far credere.
Ma un centro per l’accoglienza degli immigrati da 80 posti.
Quindi è dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che quel cibo era destinato a immigrati.
(in quel documento, si parla di possibile chiusura del centro di Roio del Sangro, la spiegazione più logica è quindi che sia stato chiuso, e nell’azienda che produce il cibo, sia semplicemente rimasta la vecchia etichetta, destinando però il cibo a Via Staderini)
Altri comunisti sostengono che nei pressi del centro profughi ci sia una azienda che produce cibo per mense, e che quelli siano i resi.
Tuttavia, navigando con Google Street View sia su via Staderini che su via Prenestina, di essa almeno macroscopicamente non c’è traccia.
In ogni caso, le aziende non buttano i propri rifiuti nei cassonetti stradali, ma hanno propri cassoni con un diverso sistema di conferimento.
Però, usando Street View, e puntandolo sul muro prospiciente il centro, ho notato una distesa di Peroni vuote.
Il cibo non gli piace, ma le birre le bevono!
10 pensieri su “Cibo gettato dai ‘profughi’: nuove foto della vergogna”
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