In Gran Bretagna, paese dove il Pil cresce, è allarme povertà. Per la prima volta dal dopoguerra la Croce Rossa ha deciso un piano d’emergenza per aiutare le famiglie che non riescono a permettersi di acquistare il cibo.
La GB sta attraversando un illusoria crescita in una situazione di divaricazione sempre più ampia tra pochi ricchi e molti poveri. Situazione esasperata dalla massiccia immigrazione in quella che è, sostanzialmente, un’economia di servizi che genera pochi ricchi ed elimina la classe media.
La difficoltà di acquistare il cibo necessario a sopravvivere è un problema sempre più drammatico in Europa. I cittadini dei paesi della UE che hanno bisogno di assistenza alimentare sono aumentati drammaticamente negli ultimi anni. La Croce Rossa stima che gli aiuti forniti da questa organizzazione alle famiglie più bisognose siano cresciuti del 75%. Secondo un rapporto diffuso lo scorso 10 ottobre, 43 milioni di europei non avrebbero abbastanza soldi per mangiare a sufficienza e 120 milioni di cittadini sarebbero a rischio povertà.
In Italia, ‘grazie’ ad un’immigrazione incontrollata, la soglia di povertà è salita dal 18,7% del 2008 al 19,6% del 2011. Nel nostro Paese ormai quasi 400.000 le persone ricevono il cibo dalla Croce Rossa. E poi qualcuno lo butta nei cassonetti.