Santoro contro Grillo: “Non sei democratico perché non fai quello che dico io”

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Secondo il povero Santoro, Grillo è un piccolo dittatore, perché non è d’accordo con lui, perché non riconosce il principio costituzionale in base al quale i parlamentari non hanno un vincolo di mandato, id est pigliare i voti e poi fare quello che vogliono. Il che, sarà anche ‘costituzionale’, ma moralmente riprovevole, e democraticamente sbagliato.

Ma si sa, per i Santoro e tutti gli intellettuali de’ sinistra, non c’è valore morale assoluto, è tutto dipendente dal fatto se sei o meno uno di loro; se quello che fai aiuta o meno loro: se ti comporti come Scilipoti sei un delinquente e il ‘diritto costituzionale’ non vale, se invece ti comporti all’opposto come Grillo invece vale. E’ tutto pro-domo loro.

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Il conduttore ha poi sbottato deluso: “Hai detto ai tuoi – dice a Grillo – che se in campagna elettorale aveste premuto il tasto del via libera all’immigrazione, alle urne avreste ottenuto percentuali da zero virgola. Auguri per le prossime, allora, di elezioni magari con la pena di morte”.

Santoro, fatti un partito, e presentati alle elezioni con le proposte del via libera all’immigrazione. Semplice no?
Ma per loro le elezioni e la volontà popolare sono solo ‘noie’ e momentanei grattacapi. Che una volta finite si possono pure ignorare.

In questo, Grillo rappresenta una indiscutibile novità. Peccato per chi ha spedito in Parlamento.