Grillo furibondo: “Reato clandestinità deve essere mantenuto”

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Dal Blog di Beppe Grillo:

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“Ieri è passato l’emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull’abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all’interno. Non siamo d’accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all’opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono “educare” i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un’unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell’Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l’Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice “La clandestinità non è più un reato“. Lampedusa è al collasso e l’Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?”. Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio

Parole assolutamente condivisibili quelle di Grillo. Resta il problema dell’enorme divario esistente tra il “capo” e gli eletti in Parlamento, scelti evidentemente in modo frettoloso e con criteri discutibili. Grillo è sempre stato descritto come una sorta di padre padrone del movimento ma questo episodio eclatante, e non è il primo, racconta una realtà diversa. Molte persone hanno utilizzato il movimento di Grillo come Cavallo di Troia per entrare nella stanza dei bottoni, fregandosene del programma politico e cercando di portare avanti idee personali e fuori luogo. Un partito serio non può che basarsi sulla condivisione delle idee tra i suoi rappresentanti. Una riflessione tra i grillini sarebbe importante, un movimento caratterizzato da così evidenti contraddizioni interne non è utile al Paese.