Galliani: “Punire cori contro i neri, contro napoletani vanno bene”

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MILANO – ‘Capisco il razzismo, ma la norma sulla discriminazione territoriale va abolita: tutti i presidenti sono d’accordo con me e ho già chiamato il presidente della Figc Abete per dirglielo. Ha detto che ci penseranno’: lo ha dichiarato l’ad del Milan Adriano Galliani.

Tradotto: puoi cantare ‘napoletano coleroso’ o ‘milanese lebbroso’, ma non puoi fare buuu all’africano di turno.

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E’ profondamente divertente, mettere in contraddizione i fanatici dell’antirazzismo. Normale sarebbe lasciare che ognuno cantasse gli sfottò che vuole – territoriali o razziali – altrimenti…non sarete mica discriminatori rispetto ai territori? I cori tra tifosi delle varie città ci sono sempre stati, e non fanno male a nessuno. Non si vede perché punirli. Ma allora, nemmeno quelli contro gli africani: non si capisce altrimenti, su quali basi i primi sarebbero ‘innocui’, mentre i secondi perseguibili. Sarete mica ‘territorialisti’?

E’ comunque tutta una discussione kafkiana. Roba da fumerie d’oppio.

Poi il dirigente rossonero dice invece una cosa intelligente: “La prossima volta ci danno partita persa e volendo anche la penalizzazione – ha chiarito Galliani -: se 50 persone si mettono d’accordo uccidono una società facendo cori di discriminazione razziale o territoriale, se è una norma di buon senso lo lascio decidere ai lettori… Non si capisce perché queste norme ci siano solo in Italia. Quando gli stadi sono già vuoti chiuderne uno è politicamente perfetto, fantastico…”.