Anche Ferrara contro gli sbarchi: “Colpa loro, non nostra”

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Giuliano Ferrara, nel suo editoriale su Il Foglio di oggi, 7 ottobre, parla di Lampedusa e mette a nudo la falsa propaganda buonista lanciata a piene mani in questi giorni. E per chi propone il premio all’isola: “Lampedusa merita il Nobel. Brutta ipocrisia autoindulgente”.

“Tutto nasce – dice – per colpa delle Valtur schiavistiche della morte per acqua, organizzano con la complicità corrotta dei loro governi e dai loro stati incarogniti il traffico illegale. Li inducono a gettarsi in mare vicino alla riva fatale per garantire ai loro Caronti la via di fuga”. A noi, sostiene l’Elefantino, manca il coraggio di dire tutto questo e abbiamo solo la forza di fare “discorsi fessi e autoindulgenti fondati per paradosso sulla colpevolizzazione del proprio mondo”.

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“Le frontiere mezze chiuse e mezze aperte” sono le responsabili di queste tragedie e ora bisogna fare una scelta di campo: aprire le frontiere e organizzare “un ponte aereo o marittimo , se vogliamo evitare annegamenti” oppure chiuderle, sbarrare la strada, “realizzando le condizioni per cui nessuno parte più da quelle coste”. “Sono due cose – dice Ferrara – entrambe difficili da far proprie”, ma solo le uniche scelte per fare “qualcosa di effettivamente umanitario, invece di limitarsi al lavaggio della coscienza”.

La seconda che hai detto. E un’altra cosa: i primi responsabili della propria morte sono i morti stessi. Nessuno li ha obbligati a tentare di venire a casa nostra. E’ tempo di reagire alla menzogna autolesionista della Accoglienza.Spa