Strage Lampedusa: gli italiani la snobbano, nessun senso di ‘lutto’

Vox
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L’analisi dei BigData su internet svela quello che, chiunque abbia un briciolo di comprensione della realtà, sapeva già: il ‘lutto’ per la strage di Lampedusa e l’attenzione generata sono due fenomeni totalmente mediatici avulsi dal sentimento popolare.

Lo dimostra la differenza di reazione tra ‘establishment’ – che include media ufficiali e politici – e cittadini sul naufragio del barcone di clandestini e la morte di centinaia di loro. L’ennesima prova di come ampio sia lo iato tra ‘paese percepito’ dai media e paese reale.

I media di distrazione di massa hanno infatti dato ampio e quasi stomachevole risalto alla vicenda, dal Papa ai politici hanno fatto tutti a gare per commentare, convinti che fosse un modo per fare ‘proselitismo’, inconsapevoli di come, invecve, dell’avvenimento, agli italiani importasse relativamente poco.

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Un analisi mette in evidenza come la reazione della Rete sia stata non sorprendentemente – almeno per chi conosce il paese reale – fredda, con poco più di 26 mila commenti su Twitter che hanno fatto esplicito riferimento all’accaduto.
Una parte infinitesima (3,8%) rispetto ai circa 700mila tweet pubblicati il giorno 3 ottobre in tutta Italia.

E a dimostrazione di come l’avvenimento sia solo ‘mediatico’ e invece inconsistente nell’opinione pubblica generale, il fatto che l’indice iHappy che misura la felicità degli italiani attraverso l’analisi di Twitter, nel giorno della strage di Lampedusa è rimasto invariato: agli italiani, non ostante, del fatto, è importato nulla.

Seppure il ‘web’ sia anch’esso un microcosmo della realtà, è comunque un microcosmo più ampio di quello autoreferenziale di politica e media mainstream. E solo il totale distacco dalla realtà e dai sentimenti popolari da parte dei politicanti, può avere portato questi ultimi all’annuncio del ‘lutto nazionale’, per un avvenimento che non ha toccato i cittadini. E dimostra anche, quanto enorme sia la forbice tra ciò di cui parlano i media di distrazione di massa, e ciò di cui parlano le masse.

I boldrini e le kyenge vivono in bolle autoreferenziali dove quello che pensano i cittadini non arriva, percepiscono solo gli echi dei pensieri propri e della propria cerchia.
Il distacco tra Stato ufficiale e nazione reale è abissale. C’è stato un altro periodo, in cui la forbice tra paese percepito dall’élite e paese reale era così ampia: l’ancièn régime. Dopo, sono rotolate molte teste.