Grillini: via ‘uomo’ e ‘donna termini ‘obsoleti’ ce lo chiede la UE!

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piazzaBologna – Piccoli Pizzarotti crescono. Grillo è uno, ma i suoi eletti somigliano sempre di più ad una propaggine di Sel. Dopo l’eliminazione dei termini “padre” e “madre” con il termine amorfo “genitore”, il M5S è invidioso del Pd nell’adorazione del culto del “politically correct”.

Così ecco la proposta del grillino Marco Piazza: via dallo Statuto del Comune le parole “uomo” e “donna” e dentro il più neutro “cittadini”.

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E, udite udite, il MoVimento che dice di essere contro la Ue e per l’uscita dall’euro, chiede la modifica dello Statuto «per allinearlo al più inclusivo principio di non discriminazione adottato dalla Ue», per, dicono i grillini in salsa vendoliana “poter combattere ogni tipo di disparità basata su nazionalità, sesso, razza, origine etnica, religione, handicap, età, opinioni politiche e orientamento sessuale.” Come se negare le differenze fingendo che non esistano, eliminasse eventuali e presunte ‘disparità’.

Questi, gli eletti a cinque stelle intrufolatisi nelle liste grilline, sono totalmente pazzi. Hanno preso i voti per abbattere il Sistema e ora, da brave mosche cocchiere del Sistema, li utilizzano per portare avanti un’ideologia fortemente minoritaria. Grillo, dopo Parma, anche a Bologna abbiamo un problema.