La Kyenge è negra, non la puoi criticare

Vox
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Depositate le motivazioni della ridicola condanna di Dolores Valandro, la cittadina italiana colpevole di avere espresso il suo sdegno verso l’ondata di stupri ‘migranti’, chiedendosi perché, questi, capitino alle donne normali e non ai ministri con la scorta.

E le motivazioni sono più demenziali della condanna stessa: “Ministra presa di mira perché nera e africana”

È con questa ossessione che i magistrati politici stile Urss, hanno condannato Valandro in primo grado per “istigazione alla violenza per motivi razziali”. Punendola con tredici mesi di reclusione, il divieto di fare comizi e propaganda elettorale per tre anni e tredicimila euro di risarcimento per le parti civili.

Quindi, esistono cittadini di seria A e di serie B. I neri o più correttamente negri, sono cittadini di seria A. E sono un po’ più uguali degli altri. Infatti se offendi o critichi uno dei membri della specie protetta vieni condannato per ‘psicoreato’, e ti viene impedito – come in una dittatura orientale – di fare comizi, ovvero di esprimere la tua opinione. Massima espressione di un regime dittatoriale.

Leggendo ancora le motivazioni, viene un certo disgusto, nonché una certa ‘pena’ per i cervelli totalmente privi di materia grigia che le hanno concepite:

“È evidente che alla base del comportamento tenuto dall’imputata vi è proprio il pregiudizio razzista per cui una persona andrebbe valutata per alcune caratteristiche che si presumono fondamentali, quali appunto il colore della pelle o la mera provenienza geografica, e per quello che essa rappresenterebbe e non invece per quello che fa…”

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“Non è possibile – insistono il giudici – alcuna interpretazione alternativa a quella di un preciso pregiudizio razzista estrinsecatosi in un invito esplicito allo stupro nei confronti della ministra in quanto meritevole di ciò per le sole circostanze… di provenienza geografica e di colore della pelle”.

Secondo la corte “l’incitamento allo stupro e la provocazione alla violenza sono indiscutibili” e “la frase di incitamento della Valandro non può neppure essere ritenuta priva di ogni possibilità di effetto pratico”.

Motivazioni non applicate al consigliere di Sel che ha invitato esplicitamente allo stupro di gruppo della Valandro e al segretario Pd che ha fatto lo stesso verso l’atleta russa Isimbayeva. Perché non sono nere.

La frase centrale delle motivazione è questa: “Ministra presa di mira perché nera e africana”, significa che chiunque osi criticare o esprimere dissenso verso africani di razza negra, è passibile di ‘trattamento’ da parte degli psicomagistrati. Ovviamente questo non ci impedirà di continuare a pensare e a scrivere quello che vogliamo. Magistrati o meno.

La sentenza è ontologicamente stupida. Perché non vi è alcun invito a stuprare nessuno; e perché non vi è alcun riferimento alla razza del ministro della dis-integrazione. E anche se vi fosse questo riferimento, trattare in modo privilegiato qualcuno – in questo caso la presunta vittima – per la sua etnia.

Non ci sono giudici in Italia, ma attivisti dediti al consumo di fiori di bach.