La risposta di Boldrini sull’utilizzo della BMW per i suoi spostamenti trasuda ‘boldrinismo’ da ogni parola.
A maggio, poche settimane dopo la sparatoria a piazza Montecitorio in cui sono rimasti gravemente feriti due Carabinieri, ed a seguito delle numerose minacce ricevute, le autorità di polizia mi hanno imposto – ripeto, imposto – un maggiore livello di sicurezza, che prevede, insieme ad altre misure, l’uso dell’auto blindata.
Ho chiesto che almeno fosse una vettura di dimensioni medie, come quella che avevo usato dal primo giorno di presidenza. Ma una blindata così piccola sul mercato non esiste. La Camera avrebbe dovuto commissionarla e ci sarebbero voluti almeno 75mila euro. Non avevo certo intenzione di far spendere una cifra simile allo Stato. A quel punto, ho accettato di usare una delle blindate già in dotazione alla Camera. Senza nessun costo aggiuntivo. Mi sembra di avere fatto la cosa giusta.
Chi può pensare che spostarsi con auto blindata e scorta sia una cosa piacevole? E’ solo una grande privazione di libertà. Almeno per me che, prima di rivestire questo ruolo, ero abituata per lavoro a spostamenti frequenti, decisi all’ultimo momento, e per muovermi a Roma ho sempre usato il motorino.
Siamo quasi commossi. Peccato che i normali cittadini per proteggersi dalla criminalità generata dal ‘boldrinismo’, nuova incarnazione del buonismo demenziale, non possano farsi accompagnare dalla scorta ed essere ‘costretti’ ad usare una BMW blindata.
Dica, la signora, che le piace fare la privilegiata, ed eviti di fingere una modestia che non le appartiene. Visto che nessuno può imporre una BMW blindata a chi non la vuole.