Kyenge: sorella del ministro sarà processata per lesioni, minacce e ingiurie

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Dora Kyenge, sorella del Ministro per la dis-integrazione Cecile Kyenge, è stata rinviata a giudizio davanti al Giudice di Pace di Pesaro, per aver picchiato e insultato una vicina di casa albanese lo scorso 18 aprile. L’albanese era stata medicata al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni e aveva sporto querela per lesioni, minacce e ingiurie dopo circa un mese dall’aggressione subita.

La vittima era stata colpita con dei pugni  al collo, minacciata di morte ed infine offesa con degli insulti razzisti riferiti al paese di provenienza. Dora Kyenge, uno dei 38 fratelli che compongono la famiglia poligamica del ministro, avrebbe poi concluso la brutale aggressione con una frase di arroganza inaudita: “Ho le spalle coperte, mia sorella è in Parlamento”.

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Ecco come la famiglia Kyenge interpreta l’integrazione: botte e insulti per chi non si sottomette al volere degli africani. Che dire, un esempio per i giovani e un modello da diffondere in Italia. Può un ministro che proviene da un simile contesto di degrado umano e culturale occuparsi di integrazione?