Usa: perseguitati perchè contrari a matrimoni gay, proposti campi di rieducazione

Vox
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Storie di cristiani perseguitati. La vicenda di cui vi parliamo non si svolge in Pakistan e gli aguzzini non sono dei fanatici musulmani pronti a colpire gli infedeli. Ci troviamo, invece, negli Usa e precisamente nello Stato dell’Oregon. Al posto degli islamici abbiamo gli attivisti omosessuali e la loro classica aggressività probabilmente dovuta ad un senso d’inferiorità.

A gennaio i coniugi Klein, proprietari di una pasticceria, la Sweet Cakes by Melissa, erano stati denunciati da una coppia di lesbiche per essersi rifiutati di preparare la loro torta di nozze. Erano stati accusati di discriminazione nonostante la loro decisione fosse semplicemente dettata dalla fede cristiana e dalla profonda convinzione che il matrimonio omosessuale è intrinsecamente sbagliato. Convinzione che naturalmente è condivisa anche da persone di altre religioni e da tante persone non credenti, in quanto è coerente con le leggi stabilite dalla natura a garanzia della prosecuzione della specie umana.

I coniugi si erano appellati alla protezione della loro coscienza, ma  non non è stato sufficiente. Non basterebbe nemmeno la norma costituzionale che tutela la libertà religiosa. Infatti, la legge sull’uguaglianza del 2007, che in Oregon punisce la discriminazione degli omosessuali, è molto vaga e soggetta a interpretazioni. E’ prevista una clausola di salvaguardia per le organizzazioni e le scuole parrocchiali, ma non c’è protezione per i cittadini comuni.

La pasticciera aveva dichiarato di «non avercela con nessuna persona lesbica o omosessuale», ma solo di essere convinta che il matrimonio gay è «contro il nostro credo morale e religioso».

Intervenne addirittura il ministro del lavoro (quanto sono potenti le lobbies gay, ndr), Brad Avakian, affermando che i Klein dovranno attraversare «un percorso riabilitativo». Sì perché «lo scopo non è di chiudere un negozio. Lo scopo è di rieducare: per coloro che violano la legge vogliamo che imparino da quell’esperienza».

Campi di rieducazione per chi è contrario ai matrimoni gay, avete capito bene.

Le ultime notizie sulla vicenda sono ancora più sconcertanti. La pasticceria Sweet Cakes by Melissa sarebbe sul punto di chiudere, dopo tanti anni di lavoro, a causa delle minacce e delle persecuzioni da parte degli attivisti gay. Lo ha rivelato il Washington times.

Negli ultimi mesi i fanatici dei “diritti lgbt” hanno preso di mira la pasticceria Sweet Cakes bersagliandola con oltraggi e minacce di ogni genere. Il telefono del negozio e di casa  squilla in continuazione e dall’altra parte c’è sempre qualcuno pronto a insultare. Oltre alle telefonate, ci sono le ingiurie via mail, le minacce di morte, gli auguri che succeda qualcosa di brutto ai figli della coppia o che Melissa venga uccisa o violentata.

Esasperati, i due pasticcieri chiuderanno bottega e cambieranno casa per tutelare la loro famiglia. Secondo i coniugi, perfino i fornitori della pasticceria sarebbero stati «tormentati e molestati» affinché interrompessero ogni rapporto.

Quando una società è condizionata dai capricci di una minoranza iperattiva e “talebana”, che con la violenza psicologica e fisica vuole imporre la propria ideologia deviata, significa che essa è malata e ha perso il contatto con la realtà. In una società sana e democratica è la maggioranza che comanda, senza farsi intimidire da un manipolo di esaltati.

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sweetcakesjpg-d49cb50fd73f795bArriva dallo stato dell’Oregon la notizia che una coppia di pasticcieri, lo scorso 31 agosto, ha dovuto chiudere la propria attività per essersi rifiutata, in nome del loro credo religioso, di preparare una torta per il matrimonio di una coppia di lesbiche. La vicenda, in realtà, ha origine il gennaio scorso, quando i coniugi cristiani Aaron e Melissa Klein,  proprietari della pasticceria “Sweet Cakes by Melissa”, nella cittadina di Gresham, oppongono un fermo rifiuto alla coppia spiegando che non preparano torte di nozze per omosessuali a motivo delle loro convinzioni morali e religiose. Per tutta risposta, in base ad una legge statale del 2007 anti-discriminazione verso gli omosessuali, i due sono stati denunciati dalle future spose e contro di loro è iniziata una vera e propria campagna intimidatoria. Il telefono della pasticceria ha cominciato ad essere preso d’assalto dagli attivisti lgbtq con insulti e minacce di morte contro la famiglia e gli stessi  figli della coppia. Il tribunale dell’Oregon, infine, ha condannato i due coniugi a seguire un percorso riabilitativo per rieducarli ed imparare il rispetto della diversità dalla propria esperienza.

indexMalgrado i coniugi Klein avessero affermato, chiaramente, di non aver nulla, di personale, contro lesbiche o gay, come hanno riportato i proprietari della pasticceria al Christian Broadcasting Network (CBN) , si è scatenata nei loro confronti, con tutti i mezzi, la potentissima lobby LGBTQ che alle fine tramite i propri avvocati, “utilizzando metodi mafiosi”, gli ha costretti a chiudere l’attività e trasferirsi altrove.

Domenica scorsa, dunque, la pasticceria “Sweet Cakes by Melissa” ha chiuso i battenti e sulla porta d’ingresso i clienti hanno trovato affisso un cartello recante la scritta: “Religious freedom is under attack in Gresham” (la libertà religiosa è sotto attacco a Gresham).

Questa allarmante storia, come la recente sentenza, nel New Mexico, della Corte Suprema che ha condannato, lo scorso 22 agosto, i titolari dell’agenzia fotografica “Elaine Photography” per essersi rifiutata, per motivi religiosi, di lavorare ad una cerimonia omosessuale, dimostra in maniera limpida la discriminazione al rovescio che viene attuata nei confronti di tutti coloro che rivendicano delle proprie convinzioni morali o religiose. L’ideologia omosessualista pretende di imporrare la propria morale laica a tutti e dove incontra delle opposizioni mette in campo la sua offensiva persecutoria. Speriamo che questi casi servano da monito ai nostri politici il giorno in cui riprenderanno il dibattito attorno alla legge sull’omofobia. (di Lupo Glori)

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Leggi la notizia sui media americani:

http://www.kgw.com/news/Gresham-bakery-that-denied-same-sex-wedding-cake-closes–222004711.html

http://www.wweek.com/portland/blog-30623-cake_bakery_that_refused_service_to_gays_has_closed.html

 

Visualizza due VIDEO della NOTIZIA

In collaborazione con: nocristianofobia.org

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