Parma: montano i costi del ‘camping’ per zingari, ora sono 300mila euro

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La responsabile della struttura operativa che ha gestito la distruzione del campo nomadi che ora il sindaco Pizzarotti vuole ristrutturare a spese dei cittadini, era proprio l’attuale assessore Rossi, a quel tempo funzionario con incarico dell’Assessorato Welfare.

L’accusa del consigliere di opposizione Giuseppe Pellacini, è di quelle pesanti. E si basa su fatti e numeri.

Sarebbe interessante per entrare nel merito, capire dall’assessore Rossi o dallo stesso Sindaco, che pare essersi preso a cuore la vicenda, a quanto ammonteranno nella realtà i costi di riqualificazione dell’area nomadi, costi che tolgono risorse ad altri servizi (quoziente Parma, rette nidi e materne), sicuramente all’attenzione delle tante famiglie che in questo periodo, versano in situazione di criticità economica.

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Si citano infatti fantomatici 178.000 euro per l’intera faccenda, in realtà questo ammontare è la cifra dedicata ai costi di gestione, cioè all’appalto della cooperativa che dall’apertura del campo gestisce il progetto nomadi, a questi andrebbero sommati i costi della ditta IVRI (che fornisce la sorveglianza durante i fine settimana), delle utenze morose delle stesse famiglie ospiti, che ricordiamo ammontano annualmente a circa 90.000 euro, ma soprattutto i costi della demolizione e della ristrutturazione previste dallo stesso assessore Rossi.
Forse la somma complessiva, considerato che una ristrutturazione del campo, con costruzione di nuove abitazioni è sicuramente onerosa (parliamo di circa 300.000 euro), potrebbe essere utilizzata in altro modo dall’amministrazione comunale, visti anche i recenti tagli al quoziente Parma, con presa di posizione dell’assessore Rossi, e l’aumento delle rette di nidi e materne che dal prossimo settembre ricadranno sulle famiglie di Parma.

L’altro aspetto curioso della vicenda sono le affermazioni prima dell’assessore Rossi che dice che “i contratti di concessione sono stati sospesi nel 2009 riducendo le possibilità di intervento da parte del gestore”, e poi del Sindaco che sostiene che “Dal 2007 alcune opere non erano più gestite”, peccato che in quegli anni la responsabile della struttura operativa che gestiva il campo nomadi era la stessa Rossi, allora funzionario con incarico dell’Assessorato Welfare.
Non vorremmo che in questa imbarazzante situazione l’assessore Rossi volesse far ricadere sulle casse comunali e quindi sulle tasche dei cittadini, le sue inadempienze passate, a riprova che il suo attuale ruolo è tutt’altro che privo di conflitti di interesse evidenti.

Pizzarotti, ma cosa ci combina. Ha affidato la soluzione della cattiva gestione della vicenda ‘campo nomadi’, alla stessa persona che ne è stata responsabile?

Aumenta le rette di asili e materne ai parmensi e destina 300mila euro – esclusi i costi delle case popolari gentilmente concesse – agli zingari?