Metodo Zanonato: “Residenze fittizie agli zingari e poi case popolari”

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Funziona così, secondo quanto testimoniato dalla stampa locale. Un gruppo di zingari si sceglie uno spazio adibito a verde pubblico, lo occupa, lo recinta e poi lo compra. A cifre ridottissime. Simboliche.

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Poi, il Comune di Padova gli dà un bel numero civico e anche la residenza. E il gioco è fatto, perché una volta ottenuta – in modo evidentemente illegittimo – la residenza, il gruppo di nomadi può iscriversi alle liste comunali per l’assegnazione di case popolari. A svantaggio di chi, fra i padovani, ne avrebbe davvero diritto. Questo il metodo Zanonato.

Lo denuncia Massimo Bitonci, presidente dei senatori della Lega e segretario della sezione padovana del Carroccio, vista l’inchiesta di un quotidiano locale. “Da questa vicenda emerge un razzismo al contrario, contro i padovani, contro chi fa parte di una comunità storicamente determinata a vantaggio di un gruppo di privilegiati cari a una parte politica egemone”.