Piacenza: dal Sindaco case gratis ai ‘profughi’

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Ormai sembra che i sindaci ‘italiani’ facciano a gara per togliere ai loro cittadini, quelli più bisognosi, per dare agli ultimi arrivati. Siano essi zingari, immigrati o clandestini non importa. Tutti vengono prima degli italiani.

Infatti, riferendosi ai sedicenti ‘profughi’ che occupano abusivamente un hotel a Piacenza, il Sindaco della città Paolo Dosi afferma che “tutti i componenti del gruppo dei 26 hanno in qualche modo diritto al nostro sostegno”.
Dichiara inoltre che si sta “cercando una soluzione alloggiativa per qualche mese, a fronte anche di un contributo compatibile con le loro possibilità”.

Questi ’26’ ai quali allude il sedicente sindaco di una città italiana, sarebbero i ‘resti’ dei clandestini sbarcati ormai due anni fa durante la scaramuccia libica. E da allora mantenuti – non ostante non fossero altro che irregolari – con 45€ al giorno di stipendio.

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Ora, a più di due anni di distanza, l’amministrazione di Piacenza pensa ancora a come mantenerli. A loro saranno riservati alloggi popolari sottratti ai bisognosi piacentini.

“A noi pare estremamente vergognoso concedere tali privilegi a chi non ne ha il diritto, quando ci sono tanti piacentini in difficoltà economica, che mangiano alla Caritas e che, per pudore, non scendono in piazza. Se il Sindaco Dosi vuole, possiamo portare alla sua attenzione un elenco di piacentini in difficoltà a cui sarebbe di grande aiuto godere di affitti “a contributo personale secondo le proprie possibilità”. Scrivono i giovani della Lega in un comunicato di protesta.

E si chiedono: “Non è forse giusto aiutare prima chi ha contribuito con decenni di lavoro alla costruzione e sviluppo della nostra città e che ora è caduto in gravi difficoltà? Perché bisogna sempre concedere percorsi preferenziali agli ultimi arrivati, con i soldi dei contribuenti piacentini? La vergogna continua. Chiediamo al Sindaco Dosi di farsi un giro alla mensa della Caritas e attivare percorsi di reintegro lavorativo ed aiuto ai piacentini che la frequentano, invece di continuare a considerare i finti profughi come priorità”. Aiutare prima i nostri? Non sarete voi, razzisti?