Il Cristo sfigurato diventa un ‘business’

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L’82enne pensionata spagnola che divenne nota per aver rovinato un affresco del Cristo, in un maldestro ‘restauro’, ha firmato un accordo molto redditizio per il merchandising della sua ‘arte’.

Cecilia Gimenez trasformò un affresco ad olio dipinto nella Chiesa della Misericordia a Borja, nord est della Spagna, in un abominio, descritto dalla BBC come simile ad “una scimmia molto pelosa.”

Il suo restauro della raffigurazione di Cristo chiamato Ecce Homo, di un artista spagnolo, Elias Garcia Martinez, fece notizia in tutto il mondo.

Tuttavia, vista l’epoca profondamente idiota nella quale viviamo, in cui il ‘gossip’ vale più della ‘bellezza’, l’attenzione dei media per “l’opera” di Gimenez divenne un’enorme attrazione turistica.

I visitatori desideravano dare uno sguardo da vicino al paststicciatoato restauro, spingendo la Ryanair, che di quest’epoca è la massima espressione, ad offrire tariffe speciali per la vicina città di Saragozza.

I funzionari della chiesa, tanto per far capire quale sia il loro attaccamento alla religione del business, più che a quella di Cristo, hanno inoltre deciso di mantenere l’affresco come è, e introdurre una quota per i visitatori.

In un anno, 57.000 idioti hanno pagato 1 € per vedere lo scarabocchio. Secondo la fondazione che gestisce la chiesa, il denaro raccolto finora dalla vendita dei biglietti è stato utilizzato per migliorare l’edificio e coprire i costi del personale.

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Gimenz, che prima richiedeva la sua quota degli incassi nel mese di settembre dello scorso anno, ha raggiunto un accordo con la Fondazione sui diritti di immagine del suo lavoro.

Il titolare ha diritto al 49% dei profitti generati dal merchandising dell’Ecce Homo ‘restaurato’.

Secondo l’accordo, firmato in occasione del restauro, la Fondazione manterrà la quota residua di ricavi.

Gimenez ha promesso di usare la sua parte di denaro per finanziare opere di carità.

“Nessuno sta per arricchirsi di questo,” l’avvocato di Gimenez ha detto AFP. “La fondazione e Cecilia sono per dare i profitti in beneficenza.”

Ma l’affare non piacque ai discendenti del pittore dell’opera originaria Garcia Martinez. Che vorrebbero l’affresco tornare allo stato originale.

L’immagine, che è già stata ricreata in decine di modi e descritta in una mostra d’arte a Barcellona, ​​è ora pronta ad essere impressa su t-shirt, tazze e portachiavi.

Potremmo utilizzarla come ‘simbolo’ di quest’epoca.