Un bacio alla ‘russa’, vi seppelirà

Vox
Condividi!

Ah, i sacerdoti del nuovo culto omosessualista. Sono così ossessionati,  gli integralisti dei ‘diritti umani’, da prendere clamorose cantonate. La loro ossessione di esportare ovunque i ‘valori’ entropici è tale, da esporli a brutte figure. Due atlete si baciano dopo una vittoria? Sono gay! Sono contro quell’omofobo di Putin!

Solo dei malati mentali – e i seguaci dell’omosessualismo lo sono in ogni evidenza – potevano vedere, quello che i loro giornali hanno millantato, in una semplice reazione di gioia. Capita, a chi ha l’ossessione – e scusate se ripeto il termine, ma è quello che più definisce questa patologia –  di vedere cose che non ci sono.

Fino a pochi anni fa, nessun giornalista avrebbe avuto la perversione di vedere in un bacio tra due donne,  in un contesto come quello, una manifestazione di esibizionismo omosessuale. Ma mettetevi nei loro panni, siamo in epoca di gay-pride, e solo pochi giorni prima, la regina delle atlete russe, la Isimbayeva, li aveva ‘traumatizzati’, dicendosi contraria alla propaganda omosessuale verso i bambini, e a favore della legge del suo paese che la vieta. Avevano ancora la bava alla bocca. E così, hanno visto in quel bacio la proiezione dei loro più profondi desideri. Una manica di dementi.

Le due atlete si sono ribellate. Si sono dette ‘scioccate’ dall’essere state definite ‘lesbiche’. Hanno marito e famiglia. Non vogliono essere strumentalizzate da un sistema mediatico popolato da pervertiti e da maniaci.

Vox

“Siamo sposate, non siamo lesbiche, il nostro bacio in bocca era una espressione di gioia per una vittoria che aspettavamo da otto anni e non una protesta”. A dirlo sono le due atlete russe Ksenia Rizhkova e Iulia Gushina, vincitrici della medaglia d’oro nella 4×400 ai Mondiali di atletica di Mosca.
“Siamo indignate per l’interpretazione dei media occidentali – hanno aggiunto -, è un insulto a noi e a tutta l’atletica leggera”.

La lobby gay ha lanciato il suo attacco alla Russia ‘omofoba’, i corifei dei media di distrazione di massa si sono subito organizzati come megafono della lobby.  Ci sono pochi baluardi della normalità, rimasti, in Europa: Italia, Polonia, Ungheria e appunto la Russia. Tutto il resto è entropia allo stato puro: uomini che sposano uomini. Bambini ceduti come oggetti a ‘coppie’ di omosessuali. Giovani arrestati per avere manifestato contro le adozioni gay. Neonati registrati come ‘neutri’.

L’assedio è forte. E’ insistente. E’ subdolo. L’Italia è il centro della cultura occidentale, ‘convertirla’ all’omosessualismo sarebbe l’ultimo atto. Si attendono parole forti dall’uomo vestito di bianco. Tra un viaggio e l’altro tra Lampedusa e Copacabana dovrebbe trovare il tempo.

Share

Fonte: Identità.com